Si chiude con alcuni chiarimenti e qualche perplessità l’atteso incontro di oggi al Mise tra sindacati Invitalia, Grifa e i rappresentanti del governo regionale. La convocazione era arrivata dopo la protesta dei lavoratori e l’occupazione lampo dello stabilimento da parte di una ventina di loro della scorsa settimana. I tempi sono strettissimi.
La notizia resa nota dalla Fiom è che a Termini Imerese Grifa dovrebbe produrre citycar e la componentistica (dai motori alle parti elettriche, dallo sterzo ai semiassi al cambio) proverrà dalle stesse aziende che forniscono alla Fiat i pezzi per la nuova Panda.
Lunedì prossimo poi un nuovo incontro al Ministero per definire alcuni dettagli di carattere tecnico per la procedura di cessione del ramo d’azienda e del personale da Fiat alla newco. I tempi sono strettissimi. Entro fine mese Invitalia e Grifa dovrebbero definire il patto di servizio, che consente l’avvio del progetto di riqualificazione del polo industriale di Termini Imerese.
“La ricapitalizzazione di Grifa – dice il segretario regionale della Fiom Roberto Mastrosimone – procede e non ci sono problemi di liquidità. De Vincenti ha reso noto durante l’incontro che è pervenuta al ministero dello Sviluppo economico la lettera dell’istituto di credito brasiliano che avrebbe dovuto procedere alla ricapitalizzazione con 75 milioni a fronte del progetto presentato dalla società e Grifa ha assicurato che entro la prossima settimana la questione relativa al capitale sociale sarà risolta”.
Il ministero dunque rassicura sulla solidità finanziaria di Grifa, ma manca ancora il piano industriale sul quale i sindacati chiedono un’accelerazione che passi innanzitutto dalla firma di un nuovo accordo di programma per poi far partire un serio piano industriale.
“Il ministero dello Sviluppo Economico ha ribadito le rassicurazioni sulla solidità finanziaria del progetto Grifa, abbiamo chiesto una accelerazione sui prossimi step per giungere all’avvio del piano industriale, prima di tutto la firma del nuovo accordo di programma per ribadire anche in quella sede la richiesta di salvaguardia dell’indotto, dobbiamo dare risposte certe ai lavoratori, ormai esasperati” hanno affermato il segretario Fim Cisl Palermo-Trapani Ludovico Guercio e il segretario provinciale Fim Giovanni Scavuzzo.
La questione economica è stato uno dei principali punti di preoccupazione che nelle scorse settimane aveva visto la possibilità di un nulla di fatto sull’investitore brasiliano, allarme poi in parte rientrato.
Negli scorsi giorni il parlamentare Cinque Stelle Riccardo Nuti ha annunciato di aver inviato le carte in loro possesso sulla società Grifa alla Guardia di Finanza esprimendo forti perplessità sulle reali motivazioni del progetto Grifa.
Grifa dovrebbe produrre a pieno regime a Termini Imerese ben 7 modelli. La produzione in serie non dovrebbe però partire prima del secondo semestre del 2016 prevedendo di entrare a regime con l’assorbimento di tutti i lavoratori entro il 2018. Il primo passo però è la cessione del ramo d’azienda che dovrebbe avvenire entro fine anno perchè il progetto possa avere inizio.
Domani pomeriggio intanto le tute blu torneranno a riunirsi in assemblea presso l’aula consiliare del Comune a Termini Imerese.