Fiat-Grifa Termini Imerese. Mobilità su base volontaria per ridurre l’organico che passerebbe a Grifa. C’è l’ok di Fca

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Mobilità incentivata su base volontaria per i 770 operai della Fiat e della Magneti Marelli in possesso dei requisiti per la pensione. È quanto emerso dagli incontri al Ministero di oggi pomeriggio tra i rappresentanti FCA (ex Fiat) e i sindacati. Non si ha ancora la certezza per quante delle tute blu sarà disponibile la misura ne quale la copertura economica a disposizione.

 

La mobilità porterebbe a una riduzione dell’organico che con la cessione del ramo di azienda passerebbe da Fiat alla newco Grifa.
“Continuiamo a chiedere certezza al governo nazionale e ad Invitalia sulla società che è pronta ad investire nel sito siciliano per produrre auto ed elettriche ed ibride nello stabilimento del Lingotto. Intanto il tempo stringe, per gli operai sono state avviate le procedure di licenziamento collettivo ed il piano Grifa non potrà partire di certo nell’immediato” ha dichiarato Roberto Mastrosimone.
Per il segretario provinciale Uilm VIncenzo Comella “la Fiat ha manifestato la propria disponibilità a concordare una mobilità volontaria incentivata, con cui affiancare ed agevolare il parallelo processo di reindustrializzazione del sito di Termini Imerese . E’ un fatto importante, ma naturalmente si fonda sul presupposto che il progetto di reindustrializzazione di Grifa si concretizzi, restano dunque da definire i numeri dei lavoratori interessati e l’ammontare degli incentivi, ma la questione essenziale da risolvere resta prima il consolidamento finanziario di Grifa”.
In tarda mattinata dal tavolo con i rappresentanti di Grifa intanto erano arrivate rassicurazioni da parte della società sul piano di capitalizzazione ma ancora nulla di concreto. Occorrerà attendere i prossimi giorni perchè venga presentato un programma esatto delle operazioni che serviranno a trasformare i crediti in liquidità vera e propria al quale farà seguito un piano industriale. Stamattina poi l’affondo dei Cinque Stelle per bocca del deputato Riccardo Nuti.
Un nuovo incontro al Mise è già stato convocato per lunedì prossimo 24 novembre quando mancherà poco più di un mese alla fatidica data del 31 dicembre.