Fiat-Grifa Termini Imerese. De Palma (FIOM): “Ad oggi possiamo affermare che mancano i presupposti fattivi utili al trasferimento di ramo d’azienda”

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Si sono svolti oggi a Roma presso il Ministero dello Sviluppo economico due incontri uno con i rappresentati Grifa e l’altro con la Fca (ex Fiat). Gli incontri seguono quelli della settimana scorsa per avere chiarimenti sulle garanzie occupazionali per i lavoratori degli stabilimenti Fiat e Magneti Marelli di Termini Imerese e sul piano industriale della Grifa.

 La Fiom nazionale boccia allo stato attuale il progetto della newco che dovrebbe produrre auto ibride nell’ex stabilimento Fiat e invita Grifa a smentire notizie non vere perchè possono danneggiare il difficile percorso che dovrebbe portare Grifa a produrre a Termini Imerese.

«In mattinata, unitamente alle altre organizzazioni sindacali dei metalmeccanici, abbiamo partecipato al tavolo coordinato dal Mise, con il management della società Grifa – ha dichiarato Michele De Palma, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del settore automotive -. La direzione aziendale ha spiegato intenzioni e tempistica del processo di acquisizione, ma ad oggi possiamo affermare che per la Fiom mancano ancora i presupposti fattivi utili al trasferimento di ramo d’azienda dalla Fiat alla Grifa. Il presupposto del trasferimento è la solidità proprietaria e finanziaria della società cedente certificate da Invitalia e dal Mise. La Fiom ha ribadito che senza questo presupposto non ci può essere trasferimento. Inoltre, l’obiettivo della ricollocazione di tutte le maestranze è l’ulteriore presupposto fissato negli accordi prercedentemente siglati per il compimento del percorso siglato presso il Mise. Alla società Grifa abbiamo fatto presente che le notizie di stampa, ove non smentite, nuociono al futuro industriale e produttivo e minano i presupposti per il raggiungimento di un accordo definitivo di reindustrializzazione dell’area. Inoltre, abbiamo posto l’attenzione sull’accordo di programma, di cui ad oggi non abbiamo riscontri dalla Regione Sicilia, utile alla ricollocazione di tutti i lavoratori, compresi quelli dell’indotto.»
Nel pomeriggio poi l’incontro con i dirigenti Fca in cui Fiom ha messo alcuni paletti per quanto riguarda la ricollocazione delle maestranze. “La Fiom ha ribadito che la decisione dell’azienda di aprire le procedure di mobilità non risponde alla necessità di assumersi tutti le proprie responsabilità – ha spiegato De Palma -. Abbiamo chiarito che per quanto ci riguarda è un problema di tutte le parti sedute al tavolo il buon esito della ricollocazione di tutte le maestranze compreso l’indotto. Per permettere il raggiungimento degli obiettivi fissati nel verbale di incontro sottoscritto presso il Mise, la direzione aziendale della Fiat, ove si perfezionasse il trasferimento senza problemi, dovrà assicurare incentivi alla mobilità volontaria dei lavoratori ex Fiat per definire il perimetro che dovrà essere trasferito alla nuova società subentrante”.
Lunedì il prossimo incontro al ministero.