Continuano ad addensarsi le nubi sulla vicenda Fiat, allontanando sempre più una sua soluzione. Si è adesso scoperto che il Banco de Rio de Janeiro (Brj), che avrebbe promesso di finanziare per 75 milioni di euro l’acquisto della fabbrica di Termini Imerese, accanto a Grifa, avrebbe una causa civile pendente in Italia per danni.
Alcuni risparmiatori, piccoli azionisti della Centrale Finanziaria Generale (Cfg), avrebbero chiamato in giudizio Brj nel 2013, dopo che la banca si era offerta di acquistare le loro azioni, facendo però marcia indietro all’ultimo momento e non comprando più nulla. Da qui la causa per risarcimento danni pendente in Italia. Questo episodio metterebbe così in dubbio la solidità, solvibilità e serietà di Brj e del suo presidente Luiz Augusto de Queiroz, più noto come medium che come banchiere, essendo egli presidente della brasiliana Associazione Padre Pio, un’ente pseudo religioso. Ancora una volta un’ennesima beffa si abbatte sulla sorte dello stabilimento termitano, allontanando sempre più una possibile soluzione per le decine di lavoratori, ormai a pochi giorni dal licenziamento definitivo.
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