Fiat-Grifa Termini Imerese. Nessuna novità su Grifa. Fca avvia procedura trasferimento alla newco

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La FCA (Fiat Chrysler Automobiles), la ex Fiat, ha avviato la procedura di trasferimento del ramo d’azienda dello stabilimento di Termini Imerese e dei suoi 758 dipendenti a Grifa Spa, la newwco che entro fine dicembre dovrebbe prendere il suo posto nello stabilimento di Termini Imerese per la produzione di auto ibride.

Lo hanno reso noto i sindacati dopo l’incontro di ieri a Roma con i rappresentanti dell’azienda automobilisitca ex Fiat. L’incontro, che non ha diradato i dubbi che persistono sulla solidità finanziaria di Grifa, si è svolto per discutere gli incentivi alla mobilità da offrire alle tute blu che avranno i requisiti per andare in pensione e che quindi non inizieranno un nuovo percorso industriale con la nuova azienda. Dovrebbero essere circa 200.
Per il segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano: “è indispensabile nel mese di dicembre operare per una conclusione positiva di tutta l’operazione di reindustrializzazione a partire da quella finanziaria, a quella contrattuale per dare solidità e concretezza al progetto. Per quanto ci riguarda è indispensabile costruire le condizioni di garanzie anche per i lavoratori dell’indotto con la definizione anche dell’accordo di programma con il Ministero dello Sviluppo Economico e le istituzioni locali”.
“L’avvio della cessione del ramo d’azienda – spiega Roberto Mastrosimone, segretario regioanle Fiom – è un’arma a doppio taglio in questo momento: può essere letto come una garanzia sulla solidità di Grifa, ma anche come un modo con cui la Fiat scarica il problema Termini Imerese. Quello che temiamo (e che eviteremo a tutti i costi) è trovarci l’1 gennaio licenziati da Fiat e inseriti con Grifa in un percorso che non ha le gambe per andare avanti. Rispetto alle scorse settimane, non ci sono grandissime novità. La Fiat ha fatto sapere di aver iniziato l’iter per il trasferimento dei lavoratori”.
“Fiat offre incentivo ad ogni operaio, per la mobilità volontaria pari a 22.080 euro più 650 euro per la transazione ed il preavviso contrattuale – ha spiegato Vincenzo Comella, segretario provinciale della Uilm -. Le organizzazioni sindacali non ci stanno e chiedono unitariamente 40 mila euro a lavoratore. Restano comunque da definire anche i numeri dei lavoratori coinvolti, chiediamo con urgenza notizie anche sulla capitalizzazione di Grifa”.
Da parte sua Grifa con un comunicato ha fatto sapere che “c’è l’impegno sull’ingresso dei lavoratori nel nuovo processo industriale con riferimento al numero e alla sicurezza delle risorse umane da impegnare nel progetto. In secondo luogo si prosegue nella negoziazione per il trasferimento a Grifa degli impianti di Termini Imerese, avviata il 14 novembre. In terzo luogo si sta lavorando sulla composizione del Consiglio di amministrazione che avverrà entro un mese, avendo gli azionisti concordato di riunirsi in assemblea ordinaria e straordinaria non oltre il 15 dicembre”.
Il prossimo incontro è fissato il prossimo 1 dicembre a un mese dallo spauracchio dei licenziamenti.