Oltre 10 mila persone hanno protestato oggi a Palermo alla manifestazione Fiom al quale era presente il segretario nazionale Maurizio Landini. In piazza metalmeccanici, pensionati, studenti e lavoratori da tutta la regione in un momento caldo per le tante vertenze aperte nell’Isola: la Fiat di Termini Imerese, l’Ansaldo Breda, l’Italtel, i lavoratori di Gela, l’Accenture, i Cantieri navali di Palermo e di Messina e la Keller.
In una piazza gremita il segretario regionale della Fiom, Roberto Mastrosimone, è tornato a parlare anche della vertenza Fiat sfidando il governo nazionale e regionale a trovare in fretta una soluzione: “Renzi è venuto a Termini Imerese il 14 agosto e ha detto che sarebbe tornato il 7 novembre. Lo stiamo ancora aspettando, nel frattempo la vertenza Fiat non ha ancora una soluzione e la crisi in Sicilia aumenta”.
“Se la vertenza Fiat dovesse andare male – ha aggiunto Mastrosimone -, il danno sarebbe gravissimo e chiare le responsabilità: di questo e dei governi che l’hanno preceduto e soprattutto della Fiat che dovrebbe subito ritirare i licenziamenti e attivare strumenti alternativi perché i lavoratori non possono pagare un prezzo così salato”.
Lunedì il prossimo incontro al Mise per la cessione dello stabilimento ex Fiat a Grifa. Un mese e per tutti i lavoratori, dovesse andare male la trattativa si prospetta l’ombra del licenziamento.