Al Liceo classico Ugdulena di Termini Imerese si è svolto un incontro tra Davide Faraone, sottosegretario al MIUR, il sindaco Salvatore Burrafato e prima i ragazzi del liceo e di seguito il corpo docente sul rilancio della centralità della pubblica istruzione nell’urgente e necessario processo di rinnovamento di cui la città e tutta la nazione sente il bisogno.
Secondo il comunicato stampa di Burrafato tema dell’incontro sembra esser la necessità di puntare i riflettori sulla scuola, fucina del nostro futuro, speranza di innovazione e linfa per ridare speranza ai nostri giovani, a cui l’unica opportunità che sembra esser rimasta è scegliere la via dell’emigrazione. Belle parole, un bel progetto peccato che più che un incontro per il rilancio della centralità dell’istruzione a Termini Imerese sia apparso più un invito nel “salotto” buono della città. Il dirigente scolastico del primo circolo didattico Carmelina Bova lamentava di non esser stata nè invitata nè tanto meno avvertita dell’incontro che si sarebbe tenuto. Molti i docenti che si sono sentiti discriminati ed esclusi da un incontro che a dir del sindaco avrebbe dovuto ribadire la centralità dell’istruzione pubblica. E’ bene ricordare che sia il primo che il secondo ciclo sono di uguale importanza e ugualmente fondamentali alla formazione di cittadini istruiti e consapevoli, cittadini non solo italiani ma anche europei. Il discorso tenuto da Faraone è stato alquanto breve e coinciso soprattutto tenuto conto del malcontento serpeggiante tra i docenti nei riguardi del documento “La buona scuola”, contestato dai due soli docenti a cui è stato permesso di chiedere delucidazioni e poi conclusosi frettolosamente. D’altronde discutere della epocale riforma scolastica che viene prospettata come auspicabilmente condivisa in meno di un’ora è obiettivo alquanto arduo… e come dice Faraone la democrazia non può esser un susseguirsi di chiacchiere dove ognuno esprima la propria opinione ma ci deve essere qualcuno che con un decreto legge o chiedendo la fiducia renda velocemente legge ciò che è proposta. Questa è la democrazia secondo Davide Faraone. Voteremo “la Buona scuola” mettendo semplicemente un “mi piace” o spedendo un tweet? Per quanto riguarda obiezioni, cortei e manifestazioni oggi a Termini Imerese non si è visto nulla… una città apatica che non sembra esser d’accordo ma neanche esser più capace di protestare avvolta dalla foschia del dubbio, della diffidenza, della rassegnazione.
Sabrina Gaeta