I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Palermo, tra la fine di novembre e i primi giorni di dicembre hanno proseguito nei controlli aziendali a Palermo, Caltavuturo, Partinico, Alia, Gangi, Petralia Soprana, Trappeto, Valledolmo.
I Carabinieri e gli Ispettori civili del Lavoro hanno ispezionate 18 aziende e verificate 49 posizioni lavorative scoprendo 13 lavoratori “in nero”, intimando la sospensione dell’attività imprenditoriale a 2 imprese edilizie a Palermo e Caltavuturo per avere impiegato la prima 1 lavoratore “in nero” su 3 presenti, la seconda 1 lavoratore “in nero” su 4 presenti, sospese altre 3 attività imprenditoriali: un panificio a Partinico per avere impiegato 4 lavoratori “in nero” su 5 presenti, un bar pasticceria sempre a Partinico per avere impiegato 2 lavoratori “in nero” su 3 presenti ed infine un agriturismo ad Alia per avere impiegato 1 lavoratore “in nero” su 2 presenti.
I militari hanno inoltre deferito 8 persone alla Procura della Repubblica di Termini Imerese in tre cantieri edili a Petralia Soprana, Caltavuturo ed Alia e un’officina sempre ad Alia:
– un imprenditore edile a Petralia Soprana responsabile di una incompleta redazione del piano operativo di sicurezza e di non avere adeguatamente ancorato un ponteggio metallico;
– il committente lavori sempre a Petralia Soprana per lo stesso cantiere, per non avere designato anzitempo il coordinatore dell’esecuzione dei lavori;
– il direttore dei lavori nello stesso cantiere di Petralia Soprana per omessa attività vigilanza nel cantiere;
– un imprenditore edile a Caltavuturo per avere omesso la sorveglianza sanitaria, nonché la formazione e informazione dei lavoratori circa i rischi all’interno del cantiere;
– un imprenditore edile ad Alia per avere omesso la sorveglianza sanitaria e la formazione dei lavoratori, non avere redatto il piano operativo di sicurezza, non avere predisposta la recinzione dell’area del cantiere, nonché per non avere predisposto solidi parapetti nei solai;
– il committente lavori sempre ad Alia per lo stesso cantiere, per non avere designato anzitempo il coordinatore per la progettazione dei lavori e dell’esecuzione dei lavori;
– il direttore dei lavori nello stesso cantiere di Alia per omessa attività vigilanza nel cantiere;
– il titolare di un’officina meccanica ad Alia per l’illecito utilizzo di un impianto di video sorveglianza senza l’autorizzazione della Direzione Territoriale di Palermo, né senza l’accordo sindacale come previsto dallo Statuto dei Lavoratori ( l. n. 300/70).
I commercianti sospesi hanno già ottemperato alle prescrizioni ed hanno regolarizzato i dipendenti in nero, versando sanzioni aggiuntive per un totale di 17.550,00€: dovranno inoltre versare i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori non corrisposti ai 9 operai in cui ci sono state le sospensioni. Mentre per tutti e 13 i lavoratori in nero, gli imprenditori, anche quelli non sospesi dovranno corrispondere una maxi sanzione di 4000€ per ogni singolo lavoratore scoperto “in nero”. Sono state contestate sanzioni amministrative per complessivi 54.000,00€ e impartite 20 prescrizioni per un importo complessivo pari a 110.472,00€: il “lavoro nero” allorché scoperto costa di più del lavoro regolarmente dichiarato.