La biblioteca comunale Liciniana da 40 giorni senz’acqua

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La biblioteca comunale Liciniana di Termini Imerese è senz’altro la più illustre, ricca di volumi di pregio e di patrimonio librario del circondario. Dovrebbe essere il punto nevralgico, di intersezione e guida della vita culturale della città, invece si assiste da tempo impotenti alla sua costante parabola discendente, nonostante gli sforzi della direttrice Claudia Romano e dei suoi collaboratori. Termini Imerese sempre più spesso, per chiunque lavori seriamente e svolga professionalmente le sue funzioni, si trasforma nella terra di Don Chisciotte, e ci si ritrova a lottare inutilmente contro i mulini al vento.

Mentre si annuncia la sfilata del sottosegretario all’istruzione Davide Faraone e si dà fiato alle trombe dichiarando che Termini Imerese rinascerà mettendo al centro la pubblica istruzione in una visione democratica e meritocratica, la biblioteca è costretta da più di un mese a prestare servizio all’utenza senz’acqua. Notoriamente è risaputo che nel momento in cui vengono a mancare i servizi essenziali una pubblica attività si deve adoperare per ripristinare i servizi al più presto o altrimenti prendere provvedimenti di natura igenico-sanitari e chiudere il servizio al pubblico. Teniamo in grande considerazione il lavoro di tutto lo staff della biblioteca che, pur di non privare la cittadinanza di un servizio importantissimo per la vita democratica e per la formazione dei più giovani, sta svolgendo con sacrificio e abnegazione il proprio lavoro e teniamo a sottolineare che il disservizio è stato segnalato più di una volta a chi di competenza. E sconcerta vedere nell’atrio dell’edificio che ospita la biblioteca i presepi in allestimento. La location non è errata in sè, ma l’opportunità, vista la continuata mancanza di acqua e l’impossibilità di usare i servizi, lascia quanto meno perplessi. Può apparire alquanto scriteriato non solo non risolvere problemi ma aggravarli aggiungendo utenza ad utenza in mancanza di servizi. Sarebbe il caso che chi di competenza si attivasse, e in fretta. Crediamo che farebbe un ottimo servizio al personale della biblioteca, agli utenti e ai presepisti che cercano di dare un po’ di colore natalizio in questa città alquanto grigia.