Vittorio Sgarbi è ritornato al museo Mandralisca. Il critico si trovava in Sicilia per un giro nei luoghi del barocco e, prima di ripartire, ha fatto tappa a Cefalù. Al Mandralisca è stato accolto dal presidente della Fondazione, Franco Nicastro, e da alcuni dipendenti.
Accompagnato da alcuni amici, Sgarbi è tornato ad ammirare il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, la Vanitas da lui attribuita ad Angelo Caroselli, le altre opere della pinacoteca, la preziosa biblioteca, le collezioni archeologica, malacologia e naturalistica.
Ha riservato grande interesse alle due mostre temporanee in corso “Fascino senza tempo”, a cura di Rosalia Liberto, e “Lettere dalla nuova Italia” che espone 35 missive del barone Mandralisca inviate a parenti e amici in occasione di un lungo viaggio nel 1861. Con il presidente della Fondazione il critico ha avuto uno scambio di notizie e di idee sulla situazione del museo e sulla sua attività culturale.