Nel corso dei controlli sul territorio eseguiti oggi dalla Polizia di Stato, insieme alla Guardia di Finanza, alla Polizia Municipale, al personale della Siae, coordinati dalla Questura di Palermo, nei pressi del Velodromo, allo Zen, all’interno di un campo nomadi immerso nei rifiuti, è stata individuata la base logistica dei truffatori “dello specchietto”.
Sul luogo, in condizioni igienico-sanitarie pessime, negli ultimi tempi sede anche di alcuni palermitani senza dimora, stazionavano diversi veicoli, tra cui caravan e roulotte, privi di copertura assicurativa; mentre sulle auto più costose, in particolare Audi e Mercedes, gli agenti hanno riscontrato, sul lato guida, gli specchietti rotti, alcuni dei quali presentavano il vetro lesionato, mentre altri il vetro integro ma il supporto in plastica rotto.
Sul luogo, in condizioni igienico-sanitarie pessime, negli ultimi tempi sede anche di alcuni palermitani senza dimora, stazionavano diversi veicoli, tra cui caravan e roulotte, privi di copertura assicurativa; mentre sulle auto più costose, in particolare Audi e Mercedes, gli agenti hanno riscontrato, sul lato guida, gli specchietti rotti, alcuni dei quali presentavano il vetro lesionato, mentre altri il vetro integro ma il supporto in plastica rotto.
I proprietari dei veicoli, infatti, hanno precedenti per truffa “dello specchietto” ai danni di automobilisti. I casi risalgono ad anni precedenti, sia in Sicilia che nel resto d’Italia.
L’operazione ha interessato nell’insieme i quartieri San Lorenzo, Pallavicino e San Filippo Neri. Sono emersi anche casi di abusivismo commerciale, registrandosi illeciti amministrativi e violazioni del Codice della Strada. Ben sei gli esercizi commerciali passati al vaglio degli agenti, ventitré i veicoli controllati e settantadue le persone identificate, per un totale di novemila e cinquecento euro di sanzione. A questi si sono sommati i circa mille e trecentocinquanta euro di multa ad automobilisti che si sono rifiutati di esibire i documenti, per mancata revisione del veicolo e perché sprovvisti di assicurazione.