Con delibera del 13 febbraio, la giunta comunale ha deciso di dedicare la piazzetta laterale al palazzo di giustizia ed alla scuola Valeria a Giuseppina Vittone, più nota ai termitani come la moglie di Girolamo Li Causi, noto ed indimenticato parlamentare Pci.
Giuseppina Vittone era nata a Torino nel 1923 e nel 1943 aveva conosciuto Girolamo Li Causi, detto Mommo, un nome prestigioso fra i comunisti di quei tempi, più grande di lei di ventisette anni, che sposò con rito civile nel 1946, alla fine della guerra che li vide protagonisti. Giuseppina proveniva da una famiglia operaia e da giovanissima aderì al Clnai (Comitato di liberazione nazionale alta Italia), divenendo partigiana tra le file del Pci. Dopo la guerra giunse in Sicilia, dove iniziò ad “organizzare” le donne dei quartieri popolari di Palermo, battendosi per la loro emancipazione e per l’acquisizione dei diritti loro spettanti, cooperando per la nascita dell’Udi, l’Unione donne italiane. Eletta all’ARS, rifiutò lo stipendio da deputata, affermando che già c’era quello del marito e che quindi potevano vivere dignitosamente. Non fu un gesto pubblico per ottenere consensi, ma semplicemente un’azione dettata dall’idea profonda che la politica è servizio e non arricchimento personale o conquista di potere. Giuseppina è morta il 2 settembre 2013 a novant’anni.
La cerimonia di intitolazione della piazza è fissata per domenica 8 marzo, a partire dalle ore 10.00, data – com’è evidente – dal particolare significato storico e politico. Saranno presenti, oltre alle autorità civili e militari, i familiari di Vittone Li Causi e i rappresentanti dell’Anpi, l’Associazione nazionale partigiani d’Italia, che ha perorato la causa dell’intitolazione di una parte del territorio termitano alla donna.