Chiusura Centro nascite Cefalù. La protesta si sposta a Palermo

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Foto ANSA

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Un centinaio di persone e i sindaci del comprensorio di Cefalù hanno partecipato stamattina a un sit-in di protesta davanti a palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione, per protestare contro la chiusura del punto nascite dell’ospedale San Raffaele Giglio della cittadina normanna.

Il taglio è stato deciso perché la struttura non ha raggiunto la soglia minima di 500 parti all’anno.
“Il provvedimento – ha dichiarato il sindaco Rosario Lapunzina – non tiene in alcun conto delle esigenze del territorio. A Cefalù fanno capo non solo i paesi delle Madonie ma anche di una fascia costiera della provincia di Messina”.
Il centro nascite di Cefalù, secondo il sindaco, si può salvare. “La soluzione – dice – consiste nella creazione di una rete con gli ospedali palermitani Civico e Cervello-Villa Sofia entrati proprio in questi giorni come soci nella nuova fondazione che gestisce l’ospedale Giglio”. La proposta è stata illustrata alla commissione sanità dell’Ars che ha convocato in audizione Lapunzina e l’assessore regionale alla salute, Lucia Borsellino. All’incontro sono intervenuti anche i sindaci di Campofelice di Roccella, Castelbuono, Collesano, Gratteri, Lascari e San Mauro Castelverde.
La protesta segue quella molto partecipata di domenica 8 marzo in Piazza Duomo a Cefalù. Si sarebbe dovuta tenere il 6 marzo scorso ma era stata rinviata a causa delle condizioni meteo.