I Carabinieri di Bagheria sono stati impegnati in un’operazione mirata a reprimere il fenomeno dei furti di energia elettrica. I controlli sono stati estesi anche in alcune abitazioni di campagna e nelle zone più periferiche.
Nel corso dell’attività sono state arrestate quattro persone: il 53enne Pietro Di Miceli, la 51enne Giuseppa Mangione, il 30enne Santino Di Miceli e il 39enne Salvatore Occhipinti.
I quattro, a seguito dell’arresto e in attesa del rito direttissimo, sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni.
Per tutti l’accusa è furto di energia elettrica aggravato mentre Santino Di Miceli dovrà rispondere anche del reato di abusivismo edilizio per aver realizzato un manufatto edile senza la prevista concessione/autorizzazione.
Nel corso delle ispezioni eseguite con l’aiuto del personale tecnico dell’Enel di Palermo, i Carabinieri hanno appurato che i coniugi Di Miceli avevano manomesso il contatore, rompendone i sigilli e alterando il circuito era stato ottenuto un abbattimento dei consumi pari a circa il 50% rispetto a quello reale mentre presso le abitazioni di Santino Di Miceli e di Occhipinti era stato realizzato un allaccio diretto sotto traccia, collegando i cavi direttamente alla rete dell’Enel.
Dopo la convalida dell’arresto dei coniugi Di Miceli i due sono stati rimessi in libertà e sottoposti all’obbligo di dimora nel comune di Bagheria, con la permanenza domiciliare notturna in attesa del processo, che si svolgerà il prossimo 4 aprile.
Salvatore Occhipinti è stato condannato con patteggiamento, alla pena di mesi 4 di reclusione e 150 € di multa, con pena sospesa mentre Santino Di Miceli è stato rimesso in libertà dal P.M. in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.