Domenica 26 aprile 2015 alle ore 18.00 , presso Palazzo Bongiorno in corso Umberto a Gangi, sarà presentato il cd del musical Il Giudizio Universale di Stefano Sauro che affianca anche la regia di Piero Macaluso. L’autore delle musiche è il maestro Filippo Paternò che per il mondo dello spettacolo ha già composto le musiche per il cortometraggio “Un giorno appena” e per parecchie produzioni del teatro Libero di Palermo.
È stato direttore artistico di diverse manifestazioni musicali e da anni è impegnato nella ricerca legata alla musica tradizionale. È attualmente impegnato in un progetto musicale dedicato ai quintetti di Astor Piazzolla.
Nel cd molti i musicisti impegnati: Angela Velardi al flauto traverso, Alessandro Di Martino al trombone, Alessandro Valenza al pianoforte, Antonino Piscitello ai timpani, Antonio LaPlaca al sassofono, Bartolo Chicchi al basso tuba, Claudio Ingaggiato alla batteria, Francesca Ciccateri all’oboe, Francesco Barberi alla fisarmonica, Giuseppe D’Amico al corno, Michele Piccione ai tamburelli, Ottavio Brucato al clarinetto e flauto dolce, Stefano Termini al violino, Tonino Treviso alla tromba e lo stesso Filippo Paternò alle chitarre, bouzouki, mandolino e basso elettrico. Gli interpreti dei pezzi sono gli attori che hanno già interpretato i personaggi del musical e che andranno ancora in scena il 14 maggio alle ore 21.00 al teatro Golden di Palermo.
L’opera musicale in due atti è liberamente ispirata alla vita del pittore Giuseppe Salerno detto “Lo Zoppo di Gangi” e alla sua tela più importante che dà il titolo al musical.
Giuseppe Salerno nacque a Gangi intorno al 1570; sembra che abbia appreso i primi rudimenti dell’arte pittorica da Pietro De Bellio originario di Enna, che lavorava a Gangi.
Il Salerno abitava vicino la bottega del De Bellio e per questo la frequentava.
E’ possibile che il Salerno, in un primo tempo, abbia frequentato gli ambienti artistici palermitani ma la sua città natale, dove aprì una propria bottega, fu il centro della sua arte.
Spesso veniva chiamato per dipingere nei paesi vicini, dove firmava alcune opere con lo pseudonimo “Zoppo di Gangi”. Queste opere, allora commissionate da nobili e clero, oggi si trovano sparse in tutta la Sicilia. Il suo capolavoro è il Giudizio Universale del 1629 conservato presso il Duomo di Gangi.
Nel musical protagonisti della storia sono l’amore del pittore per la sua arte e l’amore per la giovane Fatima. È anche una storia di migranti, una storia di mafia, d’oppressori e d’oppressi. E’ la storia di Donna Caterina, terribile ape regina di un paese qualunque di Sicilia, e del suo potere. E’ la storia di Don Carlo, figlio di Donna Caterina, braccio armato della madre e uomo spietato. Donna Caterina decide le sorti e la vita del suo popolo schiavo che trema al suo cospetto, umile e sempre omertoso. Ma il messaggio positivo della volontà di chiudere con il passato, per diventare protagonisti e artefici della propria vita, è affidato a un gruppo di giovani influenzati dal vento di libertà portato da Giuseppe e dal suo migliore amico Baldo, costruttore di strumenti, figlio di altre terre ma che, come spesso accade, s’innamora da straniero della meravigliosa Sicilia. Partito da piccolo dal suo paese a causa della “strana” morte del padre e rientrato da fuori dopo una lunga assenza, dopo essere diventato pittore noto e di fama nella “grande città”, decide di portare la sua arte al suo paese natìo, mai dimenticato. Al suo rientro, all’interno di un tipico mercato mediterraneo, ritrova Fatima, amica d’infanzia e ormai meravigliosa ragazza. Tra i due è subito amore, ma nessuno in quel paese può amare senza il benestare di Donna Caterina. Tanto più se ad amare Fatima c’è anche Tindaro, figlio di Don Carlo e nipote di Donna Caterina.