“Siamo all’epilogo di questa storia –afferma Roberto Mastrosimone, segretario regionale Fiom Cgil – I tre campioni Matteo Renzi, Sergio Marchionne e Rosario Crocetta ci hanno preso in giro” E’ l’annosa vicenda ex Fiat che ritorna come in un eterno incubo. In base agli accordi firmati in fretta e furia a fine dicembre dello scorso anno, giusto in tempo per evitare i licenziamenti, ai dipendenti transitati da Fiat in Blutec spettano due anni di cassa integrazione straordinaria.
L’azienda si era impegnata ad anticipare l’assegno ai propri 770 operai. E così è stato per i mesi di gennaio, febbraio e marzo. Ad aprile, invece, ai dipendenti non è arrivato nulla. “Temiamo che Metec, afferma ancora Mastrosimone, viste le difficoltà economiche che sta affrontando negli altri stabilimenti italiani, non abbia la struttura per sostenere il rilancio di Termini Imerese”. A questo si aggiunge anche la preoccupazione di Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim Cisl: “Non vorremmo che l’azienda intenda sottrarsi ai suoi impegni”. I sindacalisti spiegano di avere contattato la società ma di non avere ricevuto fino a questo momento risposte. “Se Blutec non fosse in grado di rispettare gli impegni – conclude Mastrosimone – saranno il governo, la Regione e la Fiat a doverci dare delle risposte”.