In tre mesi chiuse quasi cinquecento imprese artigiane

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I dati forniti dalla Camera di Commercio in merito alle cessazioni delle ditte artigiane nei primi tre mesi dell’anno danno l’idea del disastro. Sono infatti 488 le aziende del settore che da gennaio a marzo hanno cessato la propria attività, almeno ufficialmente, perché tra queste saranno centinaia quelle che continueranno ad essere operative, ma in nero. Nel dettaglio, sono ben 449 le imprese individuali artigiane che hanno formalmente chiuso i battenti, 35 le società di persone.

Tre le società di capitali, un consorzio. A fronte di 44 società di capitali, 1812 società di persone, 12.492 imprese individuali, 63cooperative e 21 consorzi che si sono invece registrati in questi tre mesi. Nel primo trimestre 2014 le imprese artigiane registrate erano state 15.506, le iscrizioni 279, le cessazioni 517. Nello stesso periodo del 2013, invece, 16.092 registrazioni, 242 iscrizioni e 540 cessazioni. Da gennaio a marzo di quest’anno, infatti, pur essendosi verificate 95.011 iscrizioni, sono state più di tremila le cessazioni, più dell’anno precedente, in cui erano state 2426 e c’erano state duemila registrazioni in più.

“Una situazione drammatica, che ha già portato le imprese artigiane al collasso e vede lievitare i propri numeri, in negativo, ogni anno”. Commenta così i dati Nunzio Reina, presidente Confartigianato Palermo “Dati negativi ogni anno – prosegue Reina – che non possono lasciare indifferenti ed appaiono come un grido di disperazione da parte degli artigiani. Ma non solo – aggiunge -. Nessun piccolo imprenditore è escluso, perché i numeri che includono tutti i settori dell’imprenditoria non sono più confortanti”.