Nella Parrocchia santa Maria Maddalena di Ciminna, alla presenza dei rappresentati della Curia e del Centro Diocesano, si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Seggio direttivo per il triennio 2015/2018, delle Confraternite “SS. Sacramento, SS. Viatico, Maria SS. Addolorata, Maria SS. del Rosario e di San Giovanni Battista.
Come nuovo Superiore della Confraternita è stato eletto Giuseppe Cusmano (nella foto), mentre il 1° Congiunto sarà Antonio Pollaci e il 2° Congiunto: Francesco Guttilla. Il Superiore in forza delle sue mansioni ha nominato segretario della Confraternita Paolo Lo Pinto, cassiere Vito Giancola. La Confraternita si prefigge di curare con interventi manutentivi il monumento e le opere d’arti in essa custodite. Negli anni diverse iniziative sono state intraprese dalla Confraternita assieme alla Parrocchia di Ciminna, la Curia di Palermo, il Comitato per i festeggiamenti del SS.mo Crocifisso e la Soprintendenza di Palermo, attraverso una politica di collaborazione con delle iniziative mirate a garantire e risolvere i tanti problemi che giornalmente si presentano nella cittadina.
Tra le notizie frammentarie sulla presenza della confraternita e costruzione della chiesa si legge che nel 1534, venendo a morte, il defunto Umiliano Logia istituì erede universale Giovanna Logia, sua moglie “sopra tutti li suoi beni e tra l’altri una vigna esistente in questo territorio e contrada di Monterotondo, vicino la vigna di Pietro Gallo, vicino la vigna di Antonino La Spisa ed altri confini, ed inoltre un giardinello esistente nella contrada del Folletto, con condizione che detti beni detta Giovanna ne doveva essere usufruttuaria durante la sua vita e veduità, e dopo la sua morte, la detta vigna e giardino con altri suoi beni stabili dovevano passare alla venerabile Confraternita di san Giovanni Battista con l’obbligo di fabbricare la cappella di san Giovanni Evangelista, celebrare la festa del santo con messe cantate, primi e secondi vespri”
Si nota ancora che nel 1549 la Confraternita era già antica, (Ratines Decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV: a cura di Pietro Sella, Città del vaticano 1944, il Sella riferisce che la chiesa di san Guiovanni Battista di Ciminna esisteva già all’inizio del 1300 “Presbiter Guillelmus de Asaro vi e cappellanus ecclesie san Joannis de Cimino solvit pro utraque tar. III”) anzi antichissima e non c’è memoria d’uomo che dice il contrario sulla sua esistenza nella terra di Ciminna.
La Confraternita, oltre ad occuparsi della costruzione della chiesa, cercava di acquisire delle rendite derivanti da lasciti. Tra i tanti degno di nota si rileva il testamento fatto da Giulio de Evola nel 1551, il quale nomina erede universale dei suoi beni mobili e stabili proprio la Confraternita di san Giovanni Battista. Tra i beni un giardino in contrada Folletto, che nel 1561 la stessa Confraternita concede a censo perpetuo a mastro Francesco Barbera, a Filippo Faraci, e a mastro Giovanni Maria Oliveri, i quali ottennero dalla Ill.ma Signora D.a Maria Ventimiglia marchese di Geraci e Signora della terra di Ciminna, il privilegio di poter fabbricare un mulino. Si notano ancora in virtù di contratto enfiteutico, rogato per gli atti del notaio Pietro Fici di Ciminna l’11 febbraio IX indizione 1565, una rendita di tarì 19 annuali dovute da parte di Vincenzo Sarullo alla venerabile chiesa di san Giovanni Battista sopra una casa con solaio in due corpi, posta nella contrada della detta chiesa; ancora tarì 28 da Domenica Frattina, vedova del defunto Antonino ed ancora sopra una casa terrana posta in questa terra e nella contrada del Folletto, vicino la casa di Filippo Scimeca alias Iacino, difronte la casa dei figli e d eredi del defunto Antonino Scimeca ed altri confini, in virtù di contratto enfiteutico rogato dal notaio Orazio di Leto di Ciminna il 22 agosto XV indizione 1572. Nel 1579 iniziarono i lavori di costruzione della sacrestia e sopra di essa la Confraternita concesse, per tarì 12 annuali a mastro Matteo Campanella, un solaio di casa nuovamente fabbricata senza porta, finestre e senza travi, confinante con la chiesa.
L’iniziativa per la costruzione del nuovo tempio fu presa dalla confraternita di san Giovanni Battista e dai rettori della Cappella del SS.mo Crocifisso, che dopo gli eventi miracolosi che si attribuiscono all’immagine del Crocifisso tra il 1623 e il 1651, unirono le proprie rendite e fatiche personali, iniziarono le procedure per la costruzione. I lavori iniziarono alla fine del XVII secolo e si conclusero nella prima decade del XVIII secolo.
Dopo l’avvenuta costruzione del nuovo tempio, la Confraternita continuò a svolgere regolarmente le proprie funzioni, occupandosi di gestire le proprie rendite, curare la festa del proprio santo che lo festeggiava il 24 giugno, giorno che ricorda la natività di san Giovanni Battista con celebrazioni che si svolgevano all’interno della chiesa con vespri e successivamente portato in processione. Partecipava con i propri confrati, partendo dal proprio oratorio (dopo aver partecipato alla predica delle ultime sette parole) in fila a due a due e con l’emblema della Confraternita in processione, alle funzioni che si svolgevano il Venerdì Santo nella chiesa Madre. Partecipava ai preparativi per la festa del SS.mo Crocifisso che si svolge ogni anno la prima domenica di maggio.
Agli inizi del secolo, per motivi poco noti, la confraternita cessa di vivere. Nell’anno 1984, alcuni cittadini di buona volontà, spinti dalla grande devozione che in tutto il popolo ciminnese ha verso il SS.mo Crocifisso “Padre di Grazia”, fanno rinascere la Confraternita di san Giovanni Battista.
Confraternita S. Giovanni Battista: i risultati del voto
Aventi diritto al voto n. 61
Confrati votanti e presenti n. 56
Schede bianche 0
Schede nulle 4
Hanno ottenuto voti per la carica di Superiore:
Giuseppe Cusmano voti n. 34
Caleca Francesco voti 17
Fellino Casimiro voti 1
Hanno ottenuto voti per la carica di Congiunto:
Pollaci Antonio voti 30
Guttilla Francesco voti 28
Paladino Eduardo voti 26
Campobello Michele voti 14
Fellino Casimiro voti 1