I Carabinieri di Castellana Sicula, nella tarda serata di domenica scorsa, mentre stava effettuando un posto di controllo sulla SS643, precisamente nel tratto via Collesano, nell’agro di Polizzi Generosa, ha intimato l’alt al conducente di una Fiat Stilo proveniente da Palermo in direzione Catania.
Accortosi dei militari, il conducente ha rallentato la marcia in maniera brusca, costretto a proseguire verso di loro, tenuto conto che su tale tratto viario non vi erano intersezioni dove eventualmente svoltare e dileguarsi.
All’interno del mezzo oltre al conducente ed al passeggero, sul sedile posteriore si trovavano cinque extracomunitari che cercavano di rannicchiarsi verso il basso, come per evitare di essere visti dagli operanti ed eludere il controllo.
I sette occupanti venivano fatti scendere dall’autovettura ed identificati. Si tratta del 63enne Sebastiano Longhitano, il conducente dell’auto, il 19enne Mowlid Mohamud Said e il 23enne Adam Abi Ismail. I restanti quattro giovani passeggeri dichiaravano di essere sprovvisti di documenti e di venire dalla Somalia.
Si tratta di quattro migranti probabilmente allontanatisi da qualche centro di accoglienza. A far presupporre l’allontanamento dei quattro il fatto che fossero tutti vestiti allo stesso modo: maglietta a manica corta di colore bianco, pantalone di tuta ginnica di colore blu scuro e scarpe infradito di colore nero dello stesso modello e marca.
Portati in caserma e sottoposti a perquisizione Longhitano, Mohamud Said e Abi Ismail sono stati trovati in possesso di circa 8 mila euro in contanti, di cui non sapevano giustificarne la provenienza.
Così come non sapevano come spiegare i numerosi telefoni cellulari (alcuni molto costosi), varie carte di credito, bancomat e poste pay, oltre ad un generatore di password di un istituto bancario.
Nel corso della perquisizione di Abi Ismail inoltre venivano trovati alcuni appunti manoscritti con indicate ed elencate somme di denaro anche per centinaia di euro, con a fianco alcuni nominativi siglati, verosimilmente somali, ed una pellicola adesiva riportante la dicitura “QUESTURA DI – Ufficio Immigrazione” con annesso stemma della Repubblica.
Giunto sul posto un mediatore culturale, sono stati interpellati anche i quattro giovani che riferivano di esser giunti in Italia come clandestini e di essersi allontanati dal centro d’accoglienza, per essere raccolti dal catanese con la promessa di farli giungere in Germania.
Longhitano, Mohamud Said e Abi Ismail, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria sono stati arrestati con l’accusa di favoreggiamento aggravato della permanenza nel territorio dello Stato, e tradotti al carcere Cavallacci di Termini Imerese in attesa di convalida. Sono in corso ulteriori approfondimenti per capire il ruolo di Longhitano rispetto alle condotte di favoreggiamento.