E’ stato arrestato con l’accusa di concussione un medico termitano. Il fermo è avvenuto a seguito di una indagine del Commissariato di Polizia di Bagheria. Sembra che la dottoressa, Domenica Randazzo, che svolgeva anche la funzione di Consulente tecnico del Tribunale del lavoro, abbia chiesto ad un paziente 1.000 euro per “addomesticare” una pratica.
La donna fingendo di accettare ha invece denunziato la vicenda alla Polizia di Stato di Bagheria segnalando come, nell’ambito di una visita sanitaria disposta dall’Autorità Giudiziaria, nel contesto di un procedimento civile finalizzato alla verifica della sussistenza, in capo all’anziana madre malata, dei requisiti necessari all’erogazione della cosiddetta indennità di accompagnamento le avrebbe richiesto indebitamente per la propria attività professionale la somma di 1.000 euro in cambio di una perizia favorevole all’accertamento dei requisiti.
I poliziotti hanno allora informato la Procura di Termini Imerese che ha autorizzato intercettazioni audio e video, nella previsione della consegna della somma richiesta alla professionista.
Al successivo incontro nello studio della professionista la donna si è presentata con le banconote segnate e una videocamera nascosta fornite dagli stessi poliziotti. Subito dopo la consegna sono entrati in azione gli uomini del commissariato di Polizia che hanno effettuato una perquisizione all’interno dell’ambulatorio e ritrovato nel contenuto di una borsa in pelle, di proprietà del medico, 20 banconote da 50 euro, risultate quelle precedentemente fotocopiate dagli agenti.
Il medico è stato arrestato e l’Autorità Giudiziaria ne ha disposto l’accompagnamento presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.
La concussione è il reato del pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o delle sue funzioni, costringa o induca qualcuno a dare o promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità anche di natura non patrimoniale. E’ prevista una pena va dai 3 agli 8 anni di reclusione.