Il capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha approvato “il piano di attuazione delle misure per il rapido superamento dell’emergenza in seguito al movimento franoso che ha interessato il viadotto Himera dell’autostrada A19 Palermo-Catania” predisposto dal Commissario delegato Marco Guardabassi, dopo aver ricevuto il parere del Comitato di monitoraggio.
I lavori, costo previsto, “in linea con l’importo, di 9.350.000 euro, stanziato per l’emergenza” dovrebbero iniziare il prossimo 10 agosto e prevedono: “la demolizione della carreggiata danneggiata in direzione di Catania, l’adeguamento della strada provinciale 24 e la realizzazione della nuova rampa di accesso che dalla stessa strada provinciale permetterà l’immissione del traffico nella carreggiata in direzione di Catania dell’autostrada A19”.
Intanto ieri sono iniziati i lavori finanziati con il fondo del M5S regionale e dalla raccolta che stanno facendo sul posto i comitati cittadini e dovrebbero essere completati nel giro di un mese. I lavori si stanno svolgendo tra non poche polemiche tra i Pentastellati e il Pd regionale. “Ho percorso personalmente la trazzera che collega Tremonzelli a Scillato: è molto pericolosa e credo continuerà ad esserlo anche dopo che sarà stata asfaltata. Per non parlare di come sarà in inverno. Capisco le ragioni della propaganda per il consenso, ma dovremmo stare attenti a non indurre i cittadini inconsapevoli a farsi male” ha dichiarato Pippo Digiacomo, parlamentare regionale del PD, a proposito della trazzera.