La poesia di Pino Daniele riempie la cavea di Cefalù

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Il tributo a Pino Daniele dei “Vanni 36” ha concluso, in un anfiteatro gremito, la prima edizione del “Caveas’ Friends Festival”: un evento ideato da Enzo Terrasi per la promozione e il recupero della spazio San Calogero, alle pendici della Rocca di Cefalù.

 

Dal 22 al 27 giugno musica, teatro e un confronto sulla destinazione del sito hanno alzato il sipario su un palcoscenico naturale che il Comune, ha detto il sindaco Rosario Lapunzina, intende valorizzare e restituire alla città. Quella che rischiava di diventare una grande discarica è stata bonificata e recuperata per essere d’ora in poi destinata a una fruizione culturale.

L’interesse del pubblico ha offerto un ideale sostegno al progetto. “Una partecipazione così numerosa – ha detto Enzo Terrasi – rappresenta uno stimolo in più perché il progetto venga portato avanti con grande impegno”.

Nella serata conclusiva del festival l’anfiteatro ha ospitato una performance suggestiva presentata da Ciccillo De Lise e Antonella La Barbera. Ospite il pianista John Serry che ha deliziato il pubblico con due brani straordinari di Pino Daniele (“Quando” e “Sicily”), supportato dalle voci di Simona Brocato, Mary Catalano e Vincenzo Vazzana. Altro ospite David Chisesi, eccezionale percussionista, che si è alternato alla batteria con Dario Sorrentino. Leandro Parlavecchio, che è stato uno dei componenti storici del gruppo dei “Cavernicoli”, e Totò Re hanno contribuito in modo determinante ad animare lo spettacolo con interventi che hanno fatto divertire il pubblico. Le note deliziose di Claudio Brocato alla tromba, la voce particolare di Antonio Fertitta, la chitarra di Franco Restivo e il piano di Enzo Terrasi hanno completato lo spettacolo in una suggestiva cornice di pubblico e di natura.

In un programma che ha proposto tante variazioni sono stati passati in rassegna i brani più noti e più belli, da “Nero a metà” a “Quando”, nei quali Pino Daniele, grande interprete del blues napoletano, riusciva a dare al dolore il tono struggente della poesia.

Il festival ha proposto diversi incontri con artisti di varia estrazione. Dai poeti dialettali al maestro Pino Testa con la banda Santa Cecilia “Note fra le Pellicole”, al gruppo “Alta Frequenza” con la voce straordinaria di Giusy, alle associazioni di danza per bambini con la fantastica esibizione diretta da Alma Blanco “Giocattoli di Legno”. Da ricordare ancora la “Hdemy Breaking” curata da Antonio e Mariella  Cantello e la recita degli attori Luca Valenziano e Marco Falletta su padre Pino Puglisi.

La conferenza open, coordinata da Miriam Cerami, ha rappresentato con gli interventi qualificati di esperti e di studiosi un momento importante nella progettazione del futuro dello spazio San Calogero.

All’iniziativa hanno contribuito Fare Ambiente di Cefalù, diversi sponsor, l’amministrazione comunale, varie associazioni e la ditta Cammarata che ha curato il service tecnico della manifestazione.