La poesia in piazza. Tributo a De Andrè

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Un cantautore è merce rara; ancor di più un poeta. Vero. E tra questi, un cantautore-poeta che graffia anima e corpo. Con De Andrè è sempre un’altra storia; un toro da prendere per le corna, con cautela, ma fragile quanto un colibrì; e altrettanto agile, da guizzare via. Non ci sono pause. Non ce ne possono essere. Guai a distrarsi. Lui ti inchioda. Un’estasi tra i vicoli delle città o tra la storia. Dentro il corpo umano.
E tributargli in piazza un momento di corale richiamo, al di là della resa, è sempre atto dovuto. Occorrerebbe, in realtà, istituirne uno in ogni comune almeno una volta l’anno.

“Nonostante siano passati 16 anni dalla sua scomparsa – dichiara Claudio Miracola, ideatore e conduttore dello spettacolo insieme a Mariangela Vetrano – Fabrizio de Andrè resta uno dei più importanti e più amati esponenti della canzone d’autore italiana. Lui che è stato il cantore degli esclusi, colui che ostinatamente tra sacro e profano, ha dato voce alle minoranze, agli emarginati, al popolo dei vinti, ai drogati, alle prostitute, agli omosessuali: nemico delle convenzioni e sospettoso di ogni ideologia, ma consapevole che ciò che andava cantato era anzitutto l’amore per l’uomo, rifiutò i modelli convenzionali, per imboccare invece, sulla “sua cattiva strada”, la via della conquista di un’idea di libertà sempre rimessa in discussione”.

“Il pescatore – Tributo a Fabrisio De Andrè”, organizzato da radio RB Stereo Sound, con il patrocinio del comune di Campofelice di Roccella, vedrà impegnati diversi artisti locali del comprensorio madonita, il 4 agosto, in piazza Garibaldi. Start ore 21,45. Regia di Enzo Caputo, l’evento sarà trasmesso in diretta radiofonica su RB Stereo Sound (FM 99.700) e su Radio Panorama (FM 106.4 e 104.1) e in streaming su madonieventilive.it a partire dalle 22.

“Non solo un grande cantautore quindi, ma una vera e propria icona delle minoranze ed una voce libera – continua Miracola – che ha toccato anche temi sociali importanti come l’inutilità delle guerre, l’arroganza del potere, la giustizia forcaiola e tanto altro, infrangendo i dogmi della canzonetta italiana. Per questo abbiamo deciso di dedicargli una serata evento, un tributo in cui, grazie alla partecipazione di tanti artisti, cantanti, gruppi musicali e scuole di ballo, che hanno aderito gratuitamente ma con grande entusiasmo e voglia di fare a questo progetto, faremo un viaggio nella sua immensa discografia, dalla quale abbiamo provato ad estrapolare le canzoni più belle consapevoli di averne dovuta escludere qualcuna”.