Procedere dal basso significa dare forza a quel principio di sussidiarietà che tanto ha affascinato l’Unione europea. Il punto dolente è che la supplenza in questi casi d’emergenza nasconde il fallimento. A questo la gente risponde esasperata. Perché non può far altro. Occorrerebbe allora procedere fianco a fianco, pugni serrati e convinzione adamntina. Procedere anche per tutto il resto, al di là dei sermoni della solita politica o della spesso sterile burocrazia.
Pare tutto ingessato dentro un mondo, quello siciliano, che ha bisogno di mutare prospettiva. E intanto si comincia da una strada, la vecchia regia trazzera rimessa a nuovo per poter aggiarare l’isolamento causato dal crollo del viadotto autostradale. Su quel fronte, tutto tace.
Il concerto è organizzato dall’associazione “Oltrepassiamo la frana: la bellezza non si può isolare”. Appuntamento: lunedì, 27 luglio, alle 21,30, presso il teatro all’aperto “Paolo Borsellino”. Obiettivo: raccogliere i fondi ancora necessari al completamento dei lavori sulla trazzera-scorciatoia per la quale i deputati siciliani del Movimento 5 Stelle hanno donato 300.000 euro, frutto della decretata riduzione degli emolumenti loro spettanti per la carica di deputato.
Ne servono ancora 60.000. L’offerta sarà libera pur con un minimo di 5 euro fissato e da pagare all’ingresso. Conducono Filippa Dolce e Antonio Pandolfo. Sul palco: Francesco Buzzurro, Francesco Cafiso, Francesco Giunta, QBeta, Mauro Schiavone, Pupi di Surfaro, Calandra e Calandra, Francesco Nicolosi, Marco Ligabue, Ezio Noto.