È una storia di giovani questa del Trinacria, nata dalla necessità di riempire spazi e vuoti per approdare, oggi, ad un’associazione con lo stesso nome e ad un format in continua crescita. «Siamo uno dei quattro festival rimasti in piedi in tutta la Sicilia: Beat Full Festival, Ypsigrock Festival, Nebrodi Art Fest e noi, appunto» chiarisce Toni Armanno, presidente della Trinacria.Eventi. «Il nostro modello è Castelbuono con il suo Ypsigrock» ripete, quasi fosse un mantra. C’è che il festival castelbuonese è una “best practice”, una buona pratica come ama ripetere il giovane 3.0 infarcito di “glocal” ed Europa.
L’obiettivo per il Trinacria è miscelare e mescolare, mettere dentro più «cose, più aree, più sound, più esperienze per andar via con l’Esperienza». Forse un po’ pretenzioso, ma a pensarci bene, poi non tanto. Le esperienze passano dalla condivisione e «quanta fatica condividiamo non è facile immaginare!» ricorda Giuseppe Pizzillo, vicepresidente dell’associazione insieme a Gianni Cirrito e impegnato a curare la comunicazione dell’evento. « I like sui social network – precisa – non si contavano più in appena due settimane dal lancio della pagina». Sono numeri che sostengono. «3400 like e una copertura dei post di 12000 persone in circa 2 mesi di promozione» precisa Pizzillo. «Nasciamo così – incalza Armanno – per la necessità di unire differenti visioni musicali… Ecco il perché delle varie aree. Tutto condito da valori come il rispetto per l’ambiente».
E si va in scena, dunque. Dal 27 al 30 agosto, in zona campetti. Un punto fermo il Trinacria. Ormai è questo nell’estate collesanese. Non foss’altro che questi ragazzi hanno dato continuità a un’idea e all’identità della loro associazione senza sminuirla o deformarla. E anche questo premia. «L’obiettivo» infatti «è crescere. Da un’edizione all’altra abbiamo già registrato un balzo qualitativo e di presenze che ci spinge a fare ancora di più» ricorda Armanno che cita le circa 2000 presenze dell’edizione 2014.
L’evento è patrocinato dal Comune di Collesano con il sostegno economico e logistico, mentre Red Bull è partner ufficiale (curerà l’arredo dell’area food). Presenti anche sponsor privati e il Comune di Lascari con alcuni componenti della locale associazione di protezione civile. Dentro, nell’edizione 2015, ci saranno il dj collesanese Carmelo Guzzio; Picciotto; Jaka; Zion Train; ‘Nkantu d’Aziz; Meganoidi; Luca De Pauli; No Joke Sound e il Trinacria Revival Party, «un autentico revival disco show – ricordano gli organizzatori – dedicato alla grande disco music dei migliori anni, partendo dai ’70, passando per gli anni ’80, periodo simbolo della disco, fino ad arrivare alla grande house music degli anni ’90. Sul palco si esibiranno dj set, cantanti e ballerini: circa 30 ragazzi, autorganizzatisi e coordinati da Maristella Mogavero. Lo spettacolo si svolgerà il 27 sera e il messaggio che si vuole lanciare ai giovani – continuano – è quello di dare un valore diverso al futuro, partendo dal presente e tenendo in considerazione ciò che ci ha insegnato il passato». Nel segno della musica. Rigorosamente.
Allestita un’area campeggio, sono previste giornate di trekking e arrampicata sulle Madonie. «Avremo pure – ricorda Pizzillo – 10 ragazzi da tutto il mondo, compreso il Giappone, grazie al work-camp organizzato dall’associazione romana “Lunaria”, impegnata nel settore. Ci daranno una mano per tutta la durata del Festival». Il “green” passerà per l’Eco-Creativity, un concorso per artisti e d’opere d’arte messe su con materiali di riuso o di scarto. «L’obiettivo – ricordano gli organizzatori – è la sensibilizzazione di giovani e adulti sulla tematica della sostenibilità ambientale, del riciclo e della conservazione delle risorse naturali». E sullo sfondo, dentro il petto delle Madonie, le «nostre coordinate: Sicilia, Musica, Arte, Cultura, Natura, Sport ed Eco-sostenibilità appunto». Ingresso gratuito.