Rinvenimento chiesa bizantina. Il Sindaco chiede l’istituzione di una Commissione d’inchiesta: come mai è stato portato avanti il project financing per il cimitero senza mai affrontare la questione degli scavi archeologici?

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Dopo il rinvenimento nel cimitero di Termini Imerese di una chiesa bizantina risalente al sesto-settimo secolo dopo Cristo vengono fuori le domande sul come è stato possibile portare avanti avanti il project financing per il cimitero senza mai affrontare la questione degli scavi archeologici.

Ma i segni sull’importanza archeologica della zona erano abbastanza noti. La vasta area cimiteriale dove è stato rinvenuto l’antico edificio religioso si estende per un’ampia superficie oltre le mura della città fino al ciglio del pianoro di Giancaniglia. La necropoli, come eran noto da precedenti saggi di scavo, è caratterizzata dalla presenza di tombe di diverse tipologie, oltre l’esistenza del grande edificio funerario rappresentato da Houel in uno dei suoi acquarelli oggi conservato al Museo dell’Ermitage: questo sepolcro ricade proprio nell’area dov’è previsto l’ampiamento del cimitero. Inoltre, negli anni ‘80 del secolo scorso, nella zona più vicina all’abitato furono rinvenute tombe alla cappuccina, a lastroni e in muratura, databili tra la tarda età ellenistica e la prima età imperiale. E i dubbi sorgono proprio al primo cittadino che chiede di fare chiarezza che chiama le precedenti giunte alla responsabilità. “L’ampliamento del cimitero – Scrive Totò Burrafato – è stato avviato ed è giunto all’aggiudicazione precedentemente alle lezioni amministrative del 2009. Oggi, dopo aver avuto modo di prendere visione degli scavi archeologici, ci troviamo contrastati tra lo stupore per il pregevole rinvenimento e la necessità di garantire l’ampliamento del cimitero, indispensabile per la nostra comunità. “Siamo pronti – dichiara Totò Burrafato – a valutare con le forze consiliari di maggioranza la costituzione di una specifica commissione d’inchiesta per ricercare le ragioni e le eventuali responsabilità del perché gli Uffici comunali e gli enti preposti abbiano portato avanti il project financing per il cimitero senza mai affrontare la questione degli scavi archeologici. Al contempo va ricercata ogni possibile ogni possibile e veloce soluzione per non compromettere la necessità di assicurare sepolture alla lunga lista d’attesa che da anni sperano in questo ampliamento che rischia, oggi, in tutto o in parte, di essere compromesso”. 

Nella foto il sepolcro monumentale, nella rappresentazione dell’Houel conservato al Museo dell’Ermitage, di contrada Giancaniglia.