Frate Umile torna alla luce. Un itinerario virtuale per conoscere tutte le opere del grande artista e i luoghi dove sono custodite

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Si accende un faro su Frate Umile da Petralia. Grazie ad un progetto presentato dal comune di Petralia Soprana e rientrato tra le iniziative direttamente promosse dall’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, il celebre scultore uscirà dall’ombra.

Una bella notizia per il piccolo paese madonita che si è sempre fregiato di avere dato i natali a Francesco Maria Pintorno. Una grande soddisfazione per l’amministrazione comunale, guidata da Pietro Macaluso, che oggi pensa alla realizzazione di un itinerario virtuale, via web, grazie al quale poter far conoscere e valorizzare tutti i crocifissi e le opere di Frate Umile che negli ultimi anni sono aumentate. E’ ormai abbondantemente smentita la tesi che attribuisce all’artista francescano solo trentatré sculture “dalla sovrumana bellezza e dalla possente drammacità”.

Con questa iniziativa s’intende fare uno studio sulla vita del Frate, nato a Petralia Soprana tra la fine del 1600 e gli inizi del 1601, attraverso l’analisi di aspetti quali la formazione artistica, la tecnica artistica, le peculiarità dei suoi crocifissi, lo studio delle singole opere, l’acquisizione di curiosità, leggende e tradizioni.  Il progetto prevede convegni, mostre, rappresentazioni teatrali, concorsi rivolti ai bambini e a soggetti diversamente abili o con disagio socio-economico. Per raccontare la storia di Frate Umile saranno utilizzate anche nuove tecnologie informatiche in abbinamento ai sistemi più classici. Inoltre la realizzazione del progetto produrrà dei vantaggi a tutti i comuni che possiedono opere di Frate Umile. Infatti, al fine di creare un vero e proprio circuito turistico sarà realizzato un percorso virtuale che farà conoscere tutte le opere di quest’ultimo e i relativi luoghi dove esse sono custodite.   

La stesura del progetto da parte del Comume ha trovato subito la condivisione della Parrocchia SS. Pietro e Paolo. Per il raggiungimento degli obiettivi sarà coinvolta la scuola, le associazioni, la Pro Loco, l’Ente Parco delle Madonie e l’Università degli studi di Palermo.

Frate Umile da Petralia continua ad essere quindi punto di riferimento e speranza per Petralia Soprana. Nel suo paese ha avuto intitolata una piazza ed anche la biblioteca comunale che tra le opere a stampa di particolare pregio conserva uno dei due volumi del “Paradiso Serafico” del 1687 di Pietro Tognoletto dove è narrata la storia della fondazione del Convento di santa Maria di Gesù dei Frati Minori Riformati dove il Frate Umile scolpì il suo primo crocifisso nel 1623, oggi conservato nella Chiesa Madre di Petralia Soprana. L’ultimo, lasciato incompiuto, lo stava realizzando nella chiesa di Sant’Antonino di Palermo, dove sono custodite le sue spoglie. La sua breve vita è finita il 9 febbraio 1639, a trentanove anni. Lo stesso Tognoletto, suo contemporaneo, descrive Frate Umile come un perfetto religioso francescano che dedicava molto tempo alla preghiera, alla penitenza, al digiuno e la sua attività artistica lo coinvolgeva emotivamente e spiritualmente. Infatti, le sue sculture posseggono dei tratti stilistici inconfondibili. I suoi crocifissi presentano lividure e tumefazioni sparse in tutto il corpo dovute alle percosse, i segni provocati dalla fune, una grande ferita al centro del petto, quella nel costato da cui sgorga copioso il sangue a rilievo. Dal punto di vista stilistico è inconfondibile l’uso della ceralacca e della pergamena per rendere realistiche le ferite e l’inconfondibile forma del perizoma.