La Polizia di Termini Imerese ha individuato gli autori delle ripetute e gratuite violenze inflitte alle anatre di Villa Palmeri. Almeno in un caso, le violenze sarebbero state talmente atroci da condurre alla morte di un’anatra “muta”, una specie di volatile anche abbastanza rara.
Complessivamente, la morte di tre anatre, considerando anche gli esemplari trovati morti nel corso degli ultimi giorni di luglio, aveva destato preoccupazione ed inquietudine in tutta la comunità termitana, storicamente legata alla sua villa comunale e ai volatili ospitati al suo interno, insieme, motivo di arricchimento faunistico ed attrattiva per adulti e bambini.
La Polizia di Stato ha verificato, adesso, come sarebbe stato un esercizio di pura crudeltà quello che ha spinto tre giovanissimi termitani, uno di 15 anni e due di 13, ad accanirsi, almeno in un caso, sulle anatre che, storicamente, sono ospitate nello stagno della villa comunale.
Nel corso di una circostanza, lo scorso 30 luglio, le sevizie e, forse la morte di altri esemplari, sarebbero proseguite se la brutalità dei giovani non fosse stata interrotta dal passaggio di un podista che stava correndo all’interno della villa. Il passante, prima della fuga dei malviventi, avrebbe fatto in tempo ad osservare come i tre stessero violentemente sbattendo contro la recinzione dello stagno un’anatra sanguinante, fino ad ucciderla. Immediata la segnalazione al Commissariato che ha inviato sul posto una “volante”.
Grazie ad una laboriosa ricostruzione degli eventi che è passata, anche attraverso le audizioni dei numerosi frequentatori della villa, anche dei giorni precedenti all’evento, la Polizia di Stato è riuscita a risalire alle identità dei tre, giovanissimi, autori delle crudeltà.
I giovani sono stati intercettati nel giro di qualche ora ed ascoltati sui motivi del loro gesto hanno candidamente ammesso di averlo fatto per trascorre qualche ora e di essere degli “habituè” delle sevizie alle anatre.
I minori hanno raccontato di avere inferto una coltellata ad un’anatra, di averle quindi provocato una grossa ferita e di averla “finita”, sbattendola contro la recinzione.; un’altra ferita, ma non mortale, sarebbe stata inferta alla gamba di una seconda anatra, sempre nella stessa circostanza.
Uno dei minori ha, inoltre, indicato alla Polizia di Stato il coltello utilizzato per accoltellare l’anatra, occultato all’interno di un tombino della stessa villa comunale.
Indagini sono in corso per verificare se il ferimento e la morte di altre due anatre, episodi registrati nei giorni precedenti all’evento descritto, siano ricollegabili ai tre minori, due dei quali comunque non imputabili.