Il deputato del Movimento Cinque Stelle Riccardo Nuti attacca senza mezzi termini il progetto Blutec dopo l’incontro al Mise. Per il grillino si tratterebbe infatti di un bluff, dell’ennesima presa in giro.
“La storia delle truffe a danni dei cittadini e dei lavoratori di Termini Imerese continua a ripetersi senza sosta. Oggi, a seguito di uno degli incontri cui continuano a vietarci di partecipare, si sono sentite le solite vuote parole che abbiamo già ascoltato quando in ballo c’era Grifa.
Si tratta dell’ennesima presa in giro in cui si ripete il solito copione, ormai da anni. Blutec non ha, e non ha mai avuto, i capitali necessari per riavviare la produzione a Termini Imerese e, nonostante questo, dietro nebulose promesse, ha ottenuto concessioni e finanziamenti da parte del Ministero”.
Ricorda i due precedent di Grifa e Dr Motors Nuti, precedenti che non hanno avuto uno sbocco reale per il rilancio dell’ex stabilimento Fiat ormai chiuso da anni.
“Così come era successo per la precedente impresa Grifa, la quale si appellava ad una fantomatica Banca Brasiliana che non si è mai fatta viva, oggi i vertici Blutec hanno reso nota la disponibilità di un “primario istituto di credito europeo”, tanto primario che ovviamente non è stato citato.
Allora la fantomatica banca finanziatrice era sudamericana, adesso è europea ma alla fine sempre di un bluff si tratta”.
Nuti in una nota spiega che il movimento ha segnalato tutte le vicende legate allo stabilimento ex Fiat alla Guardia di Finanza e dicendosi pronti ad agire. La cassa integrazione costa secondo Nuti 700mila euro al mese senza che si apra alcuna prospettiva.
“In base all’accordo siglato alla fine del 2014 non potrebbe più essere erogata cassa integrazione, finora al ritmo di 700mila euro al mese, perché manca qualunque avanzamento nel piano di riconversione dello stabilimento. Si inseguono progetti industriali inesistenti e lo dimostra il fatto che la Regione Sicilia ha già dirottato su altro i soldi destinati a Termini. La verità è che si continuano a fare inutili riunioni per sprecare una montagna di danaro pubblico, senza creare un solo posto di lavoro”.