Si è tenuto ieri al Ministero dell Sviluppo Economico l’incontro per fare il punto sul processo di reindustrializzazione di Termini Imerese e dell’ex stabilimento Fiat. All’incontro erano presenti il ministro Federica Guidi, il sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova, il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta e Invitalia oltre alle sigle sindacali.
Nell’incontro, Blutec, nonostante i ritardi ha confermato “il piano industriale per il rilancio del sito di Termini Imerese, che prevede come primo step la produzione di componentistica per l’industria automotive”. Il prossimo 15 ottobre Invitalia dovrebbe deliberare l’approvazione del piano di ricapitalizzazione dell’azienda.
Durante l’incontro il ministro Guidi “ha chiarito che è in corso l’iter burocratico per il riconoscimento del pagamento della cigs” ai lavoratori.
“Nell’attesa che sia confermato lo sviluppo del piano, ad oggi per le lavoratrici e i lavoratori dell’indotto è ancora in sospeso l’erogazione dell’indennità di cassa integrazione in deroga, su cui abbiamo sollecitato governo e Regione – che hanno recepito l’invito – a giungere ad una rapida soluzione, mentre per i dipendenti della Blutec l’azienda ha garantito l’anticipazione della cassa integrazione a partire dal mese prossimo, nel caso l’azienda non abbia ottemperato a quanto richiesto dal ministero del Lavoro per l’ulteriore autorizzazione dell’ammortizzatore sociale in essere” affermano in una nota i vertici del settore auto della FiomCgil.
Per Michele De Palma, responsabile del settore auto della Fiom-Cgil, e Roberto Mastrosimone, segretario generale della Fiom Sicilia, “è necessario dare concretezza all’operazione, seppur complicata, di reindustrializzazione dell’area di Termini Imerese, dando piena applicazione, senza ulteriori ritardi, agli impegni e agli accordi sottoscritti a tutti i livelli. Da questo punto di vista, la partenza del contratto di sviluppo potrebbe attrarre ulteriori investimenti nell’area e offrire ulteriori soluzioni occupazionali. Il 22 dicembre scorso – concludono – con la sottoscrizione dell’accordo, le organizzazioni sindacali si sono assunte la responsabilità e sono impegnate a ricollocare sia i lavoratori degli stabilimenti ex-Fiat che quelli delle aziende dell’indotto.”