I Carabinieri di Bagheria, nel pomeriggio del 29 settembre 2015, hanno arrestato per spaccio di hashish il 33enne Marco Calabrese, volto noto alle forze dell’ordine, già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.
Lo stesso, peraltro figlio di Salvatore Calabrese, ucciso nel 2011 a Casteldaccia, è stato bloccato in via Paterna – area apparentemente lontana da sguardi indiscreti – dai Carabinieri della Stazione, appostati a breve distanza ed entrati in azione proprio mentre era intento a cedere una dose di hashish ad una 20enne di Bagheria, poi segnalata come assuntrice alla Prefettura di Palermo. La successiva perquisizione locale e domiciliare ha concenstito di rinvenire e sequestrare un totale di circa 40 grammi di hashish e una bilancia di precisione, utilizzata per il confezionamento dello stupefacente.
L’arrestato, dopo aver trascorso la notte presso le camere di sicurezza della Compagnia di Bagheria, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Termini Imerese, è stato giudicato con rito direttissimo, conclusosi con la convalida dell’arresto e la sottoposizione alla misura cautelare degli arresti domiciliari.