Il futuro per l’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese continua ad essere incerto. Se non arriva il decreto del Ministero e Blutec non anticipa i soldi, le tute blu resteranno presto senza cassa integrazione.
In assenza di nuovi segnali dopo l’ultimo appuntamento al Mise i sindacati sono pronti a dissotterrare l’ascia da guerra e a tornare in piazza.
I lavoratori vogliono certezze ed esprimono sempre più forti i dubbi sul progetto di rilancio della Blutec.
“E’ ancora fermo il progetto industriale di Blutec di Termini Imerese. Dopo l’incontro al ministero dello Sviluppo economico sullo stato di avanzamento e monitoraggio del progetto industriale non abbiamo ricevuto più notizie e i 700 lavoratori ex Fiat questo mese non percepiranno nemmeno i soldi”. Lo dice il segretario della Uilm Palermo, Enzo Comella che aggiunge: “A Roma era stato autorizzato il decreto per l’utilizzo della cassa integrazione per ristrutturazione aziendale. E Blutec aveva assicurato, in caso di ritardo, l’anticipo del pagamento. Oggi però questi soldi non sono arrivati. E non sappiamo quello che succederà. Per questo chiediamo ai vertici dell’azienda di onorare gli impegni presi con i lavoratori siciliani e al Governo Renzi di sbloccare il decreto. Altrimenti ci dicano la verità sulla reindustrializzazione del sito ex Fiat”.
Dello stesso avviso Roberto Mastrosimone, segretario regioanle della Fiom. “Non abbiamo notizie dell’avvenuta ricapitalizzazione di Blutec e dell’avvio del piano industriale. Il decreto sulla cassa integrazione non è stato ancora emanato e Blutec non ha anticipato le somme agli operai come concordato. Sul rilancio del polo industriale non siamo disposti a perdere altro tempo. Bisogna dare garanzia al territorio e ai 1.050 operai ex Fiat e dell’indotto”