“Nonostante nessun Consigliere abbia ricevuto formale comunicazione, “corre voce” – scrive l’opposizione consiliare – che martedì 10 novembre u.s., il Sindaco Di Martino abbia ricostituito la Giunta Municipale! Rientra Vincenzo Lapunzina, affiancato da Mario Cavallaro
dottore commercialista etneo, nonché responsabile del settore economico e finanziario del vicino Comune di Polizzi Generosa. Riconfermati gli “Assessori reduci” Ventimiglia e Geraci. La testata online dell’editore, rinominato Assessore, aggiunge “sconvolgenti” dichiarazioni del Primo Cittadino Castellanese: …«Scelgo gli assessori in funzione del contesto in cui vivo e allo scopo di fare andare avanti una barca che va male perché fa acqua da tutti i lati»”. Con la nuova squadra, il sindaco Pino Di Martino (nella foto) intende quindi intraprendere una serie di progressi a partire dalla «riorganizzazione della macchina comunale e dal miglioramento nella qualità dei servizi» puntando sulla governance delle Madonie. “Tralasciando di evidenziare l’assoluta incoerenza e la mancanza di una qualche progettualità politica – scrivono ancora nel comunicato – oltre alla ormai definitiva trasformazione dell’originario “Progetto Democrazia” in “Progetto Emorragia”, riteniamo più importante sottolineare altri aspetti fondamentali e preoccupanti: sempre più evidente lo scollamento tra Organo Esecutivo e Consiglio Comunale, ma ancora più marcato e grave il mancato riconoscimento delle diverse realtà politiche, sociali, culturali e associative locali, la nomina di un “Ragioniere di Comune”, assieme alla dichiarazione sulla “riorganizzazione della macchina comunale”, non possono che avere il sapore del “commissariamento” degli Uffici, ad un anno esatto dal “13 a 0” (delibera sulla permanenza di Castellana nel Distretto Turistico Madonie-Cefalù-Termini), che ha segnato il “divorzio” degli ex Assessori Riotto e Saccomanno, ma soprattutto la precisa differenziazione tra la visione delle politiche sovracomunali del Sindaco e della maggioranza del Consiglio Comunale, si celebra il “matrimonio” (ritorno di fiamma…) tra Sindaco ed editore della testata che non si è risparmiata nell’attacco delle Agenzie di Sviluppo Locale, del GAL, degli altri Sindaci della Città a Rete Madonie-Termini e delle strategie di sviluppo promosse dalla nuova programmazione comunitaria 2014-2020”. Per la minoranza questo è un chiaro messaggio di guerra con ulteriore isolamento del nostro paese: “sarebbe questo l’obiettivo di rappresentare la governance delle Madonie? Di quale Madonie? Il Sindaco Di Martino (o il suo alter ego…), dopo tre anni e mezzo di ardite metafore, testimonianza verbale della solidità del suo progetto politico (sconosciuto a tutti…), ammette di ritrovarsi sopra una “barca che va male perché fa acqua da tutti i lati”. Non è importante tenere a galla una barca alla deriva, anche perché il Comandante, scelto dai cittadini tre anni e mezzo fa, ha ampiamente dimostrato di aver perso la rotta e di non saper leggere le carte nautiche. La barca, danneggiata al di là di ogni possibile infausta ipotesi, va portata in rada e riparata, per permettere ai castellanesi di scegliere un nuovo e qualificato “equipaggio”, che pensi finalmente a navigare, abbandonando guerre costose, inutili ed immotivate, che stanno dilaniando il tessuto umano del paese e del paese con il circondario. Rinnoviamo al Sindaco la richiesta di dimettersi, perché per i cittadini… il Comandante è già stato congedato…”.