La Polizia di Stato di Palermo ha tratto in arresto la 59enne Maria Gallina , classe ‘56 e la figlia 40enne Maria Vitale, rispettivamente moglie e figlia del noto boss di Cosa Nostra Leonardo Vitale, in esecuzione di ordine per la carcerazione emesso dalla Corte di Cassazione.
Nella serata di ieri, gli agenti del Commissariato di Partinico hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Cassazione, che ha condannato definitivamente la moglie del boss a 4 anni di reclusione, mentre la figlia ad 1 anno e 8 mesi, per il reato di ricettazione in concorso, aggravato dal metodo mafioso.
Le donne da anni continuavano a reggere il mandamento dei Fardazza, una delle famiglie più pericolose del territorio partinicese: avrebbero, infatti, impartito vere e proprie direttive provenienti dal capo famiglia, tutt’ora detenuto in regime di 41 bis.
Le due in passato sono già state accusate di associazione a delinquere di stampo mafioso in concorso con numerose altre persone (tra i quali i boss mafiosi appartenenti all’ala stragista dei Corleonesi, Leonardo Vitale e del fratello Vito) e di aver fatto parte dell’associazione mafiosa Cosa Nostra, avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà, commettendo reati contro la vita, l’incolumità pubblica, contro il patrimonio, nonché acquisendo il controllo di attività economiche ed appalti pubblici.
Gallina, ritenuta il fulcro dell’organizzazione criminale, è stata più volte intercettata mentre dialogava con altri esponenti della famiglia per la gestione delle attività criminali, facendo conoscere le direttive impartite dal marito in carcere.
La figlia Maria, invece, era stata già detenuta in carcere per sei anni e scarcerata nel 2010 con l’accusa di svolgere funzioni di coordinamento e direzione degli associati in libertà, con particolare riferimento alla gestione del settore delle estorsioni ed alla destinazione dei relativi proventi.
In particolare, la Vitale avrebbe avuto un ruolo di fondamentale importanza per quanto riguarda la gestione e la riscossione di denaro relativo ai lavori per la realizzazione del Politecnico di Partinico, unitamente a Domenico Raccuglia, attualmente condannato all’ergastolo.
Ieri notte le donne sono state condotte dalla Polizia presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Cassazione.