Si è tenuto ieri un nuovo incontro al Ministero dello Sviluppo economico sul futuro dell’ex stabilimento Fiat.
Durante l’incontro la Blutec ha garantito l’avvio del piano di reindustrializzazione e la procedura di fusione societaria e di trasferimento di azienda, che coinvolge stabilimenti presenti nelle province di Torino, Asti, Chieti e Potenza.
Secondo quanto si apprende la società dovrebbe completare il versamento del capitale sottoscritto (ulteriori 10 milioni di euro a fronte dei 14 già versati) entro la fine dell’anno.Entro dicembre Blutec ha intenzione di completare il versamento del capitale sottoscritto, pari a 24 milioni (altri 14 milioni sono gia’ stati versati). Nel frattempo dovrebbe definire il contratto per Termini Imerese per iniziare a partirew dal prossimo anno il riassorbimento dei lavoratori ex Fiat e l’avvio della produzione.
Rassicurazioni non sufficienti però per i sindacati che chiedono fatti concreti. “Come Uilm – ha dichiarato Gianluca Ficco, coordinatore nazionale Uilm – abbiamo ribadito l’esigenza di maggiore chiarezza sulle fusioni societarie, nonché naturalmente rivendicato il rispetto delle procedure di consultazione sindacali imposte dalla legge, poiché ogni stabilimento del Gruppo coinvolto nella procedura di trasferimento di azienda dovrebbe avere certezze sulla propria missione produttiva e dovrebbero essere fugati tutti i dubbi sulla sostenibilità anche finanziaria dell’operazione. Peraltro la presenza di finanziamenti pubblici impone la massima trasparenza sul fatto che questi siano strettamente finalizzati al piano di reindustrializzazione di Termini Imerese. Al Governo chiediamo di tenere alta la guardia, poiché il problema di Termini Imerese non si può dare per risolto finché la produzione nello stabilimento siciliano non sarà effettivamente ripartita e tutte le persone coinvolte saranno tornate al lavoro”.
“La Fiom – hanno dichiarato Michele De Palma, responsabile del settore auto della Fiom-Cgil, e Roberto Mastrosimone, segretario generale della Fiom Sicilia -, invitata dal ministero dello Sviluppo economico ad un appuntamento informativo richiesto dalla società Blutec, non ha fatto mancare la sua presenza nonostante la direzione aziendale abbia proceduto alla fusione per incorporazione senza la consultazione delle organizzazioni sindacali. Pur in presenza di tali comportamenti, nell’interesse dei lavoratori, la Fiom ha ascoltato le comunicazioni aziendali che non solo non ci tranquillizzano rispetto alla reale attuazione degli accordi siglati per la reindustrializzazione dell’area ma, allo stato, ne modificano processo e finalità in maniera unilaterale, passando dalla produzione di componentistica e indotto per auto alla finalizzazione, allestimento e personalizzazione di veicoli secondo richiesta dei carmaker su flotte aziendali insieme ad altri interventi per il riutilizzo del materiale ferroso. Per la Fiom lo scenario descritto oggi dalla direzione aziendale, che ancora non ha versato quanto dovuto per la capitalizzazione che sarebbe dovuta essere raggiunta ormai da mesi, non solo non ci rassicura, ma conferma le nostre preoccupazioni. Anche perché il prossimo 31 dicembre termina l’autorizzazione per la la cassa integrazione straordinaria che è rinnovata solo se c’è l’attuazione del cronoprogramma e la definitiva capitalizzazione, in caso contrario la situazione precipiterebbe per tutti i lavoratori (ex dipendenti Fiat, Marelli e indotto)”.
Il prossimo appuntamento al Mise per discutere di Termini Imerese è stato convocato la prossima settimana per giovedì 3 dicembre.