Costringevano una donna a prostituirsi tenendo segregata la piccola figlia. Arrestati cinque rumeni

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La Polizia di Stato ha tratto in arresto i cinque componenti di un nucleo familiare rumeno, tre uomini e due donne, tutti responsabili dei reati, in concorso, di sequestro di persona a scopo di estorsione e riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione.

I nomi dei cinque arrestati sono Dutescu Aron Soriel, cl.1974, Dutescu Daniela, cl.1975, Margelu Tatiana, cl.1993, Dutescu Aron Cosmin, cl.1994 e Dutescu Sandra Diana, cl.1996. Dutescu Aron Cosmin dovrà rispondere, anche, del reato di violenza sessuale, mentre nei confronti di Dutescu Sandra Diana è stata disposta la misura precautelare degli arresti domiciliari. La vicenda ha avuto quale protagonista / vittima, una cittadina rumena 22enne, fatta giungere in Italia da alcuni conoscenti, due anni orsono, con la promessa di essere ospitata ed aiutata a trovare un lavoro. Invece, la giovane donna sarebbe stata costretta a prostituirsi su strada. Fuori dagli orari di “prostituzione”, la vittima, negli ultimi due anni, avrebbe vissuto, insieme ai suoi aguzzini, in una abitazione dell’Albergheria” divenuta “ostello” anche per la piccola bimba della vittima, di appena tre anni. Era proprio la minaccia di un male fisico nei confronti della piccola figlioletta che veniva usata dagli aguzzini come strumento di pressione nei confronti della rumena, costretta, così, a prostituirsi, giornalmente, su strada. Grazie alla collaborazione di un cittadino italiano, conosciuto proprio sul marciapiede, la vittima ha trovato la forza ed il coraggio di ribellarsi. L’italiano ha avvisato del grave pericolo corso dalla piccola i poliziotti di una pattuglia di polizia, incrociata su strada, nei pressi della stazione centrale, così come confermato, poco dopo, dalla stessa rumena. In piena notte, i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno individuato il “covo” dei rumeni nel cuore dell “Albergheria” ed hanno pianificato un blitz che, pur presentando degli elementi di rischio, non aveva alternative, in relazione al pericolo corso dalla piccola. Gli agenti hanno sfondato la porta della fatiscente abitazione all’interno della quale hanno individuato tutti i componenti del nucleo familiare e la figlia della vittima, fortunatamente in buone condizioni. La denunciante rumena, dopo aver potuto riabbracciare la figlia, ha corredato la sua denuncia di, ulteriori, raccapriccianti particolari sul suo menage quotidiano, descrivendo episodi di abusi sessuali subiti ad opera di Dutescu Aron Cosmin, per questo motivo, arrestato anche in relazione al reato di violenza sessuale. Indagini sono in corso per chiarire, ulteriormente, il quadro della vicenda.