Si è svolto oggi pomeriggio al Mise un nuovo incontro sul destino dello stabilimento ex Fiat.
Sembrerebbe proseguire il piano Blutec per il rilancio del sito produttivo di Termini Imerese. L’azienda ha annunciato che dal 18 dicembre per i primi 160 lavoratori saranno attivati i percorsi di riqualificazione professionale.
Durante la riunione i vertici Blutec hanno confermato l’avvio degli investimenti che consentirà il rientro in produzione di un primo gruppo di lavoratori. Blutec ha inoltre ribadito che tra aprile e dicembre 2016 saranno inseriti al lavoro non meno di 260 persone. Per rendere possibile tutto questo, Invitalia e la Regione Sicilia hanno garantito che nei prossimi giorni sarà definito il contratto di sviluppo e quindi l’erogazione delle risorse finanziarie per complessivi 90 milioni destinati al completamento della prima fase del progetto Blutec.
Amara la riflessione di Michele De Palma, della Fiom Cgil Nazionale e di Roberto Mastrosimone, segretario generale della Fiom Sicilia.
“Contrariamente alle valutazioni che dell’incontro ha dato il governo, il quale sostiene che ci sia il pieno rispetto degli accordi siglati, riteniamo che ad oggi permangano inadempienze e ritardi che nelle nostre aspettative l’incontro di ieri sarebbe dovuto servire a colmare. Ancora oggi, infatti – continuano – non sono stati pienamente realizzati quattro punti previsti dall’accordo del 22 dicembre dello scorso anno, relativi al raggiungimento della piena capitalizzazione, alla concretizzazione del piano industriale, alla conferma delle missioni produttive di tutti gli stabilimenti del gruppo e alla conferma dei livelli occupazionali. Tutti elementi utili a confermare gli ammortizzatori sociali che garantiscano per i lavoratori di Blutec e dell’indotto. Infine l’incontro di ieri non ha eliminato le preoccupazioni sul futuro complessivo degli assetti societari del gruppo, perché non sono stati superati i problemi derivanti dal processo di fusione per incorporazione che non ha visto la consultazione sindacale”.
“Ad aprile 2016 avremo un primo fondamentale riscontro, nel bene o nel male, della possibilità di dare finalmente attuazione al progetto di reindustrializzazione di Termini Imerese, poiché la società investitrice Blutec promette che in quel mese inizierà il progressivo riassorbimento dei lavoratori. Secondo i programmi aziendali, entro la fine del 2016 dovrebbero difatti essere richiamati in servizio 250 dei 700 lavoratori ex Fiat attualmente in cassa integrazione – hanno dichiarato Gianluca Ficco, coordinatore nazionale Uilm del settore automotive, e Vincenzo Comella, segretario della Uilm di Palermo -. Peraltro anche prima di allora abbiamo alcuni scogli da superare: il rinnovo della cassa integrazione per il 2016; il completamento della capitalizzazione, con il versamento dei residui 9 milioni sui 24 totali; la partenza dei corsi di formazione il 14 dicembre; la ripetizione della procedura di fusione societaria, che coinvolge realtà presenti in Piemonte, Abruzzo e Basilicata e che fino ad ora è stata esperita senza l’osservanza degli obblighi di legge sulla consultazione sindacale. Dei progetti di investimento ulteriori nell’area industriale di Termini Imerese, quali ad esempio Mossi & Ghisolfi o Landi, che sarebbero dovuti servire a dare risposte ai lavoratori delle imprese dell’indotto oramai cessate, purtroppo non vi è più traccia; a maggior ragione urge un incontro con la Regione Sicilia, per cercare di dare le doverose tutele in termini sia di ammortizzatori sociali sia di politiche attive di reinserimento.”