Sequestrata merce contraffatta di note grife d’abbigliamento del valore di 50mila euro

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La Polizia di Stato ha sequestrato articoli di abbigliamento, contraffatti, per un giro d’affari, approssimativamente stimato sui cinquantamila euro e denunciato, in stato di libertà, M.G., 57enne palermitano per il reato di introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi.

 

Ad effettuare il sequestro i poliziotti della Squadra Mobile, diretta da Rodolfo Ruperti, che, già da qualche tempo, avevano notato il sospetto movimento di mezzi di trasporto, carichi di scatoloni, nei pressi di una rampa dalla quale si accedeva ad alcuni magazzini, adibiti a veri e propri esercizi commerciali.

Il negozio “fantasma” delle finte griffe era, in effetti, incastonato tra gli esercizi di un quartiere palermitano, tradizionalmente, a forte vocazione commerciale, in zona “Fiera del Mediterraneo”.

La novità emersa da questo ingente sequestro è, infatti, che la merce contraffatta che i palermitani sono abituati e cercare e trovare sulle bancarelle, a cielo aperto, dei mercatini rionali cittadini, era stata messa in vendita in locali che avevano caratteristiche, sembianze e clientela di un regolare esercizio, pur essendo sprovvisti di ogni tipo di licenza.

Nel dettaglio, ieri mattina, personale della Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso”, ha verificato come uno dei tanti magazzini della zona presentasse la saracinesca aperta, fosse protetto da una struttura in alluminio e vetri ed al suo interno annoverasse espositori e scaffali pieni di capi di abbigliamento, unitamente a svariati imballi di cartone.

Fintisi clienti interessati agli articoli, gli agenti si sono imbattuti in un soggetto, accreditatosi quale gestore dell’ “esercizio”, che li ha accolti, domandando loro di cosa avessero bisogno.

I poliziotti, a questo punto, si sono qualificati, chiedendo quale attività venisse svolta nel magazzino ed hanno appreso dall’uomo che la sua attività consisteva nell’acquistare e vendere capi d’abbigliamento firmati, pur non disponendo di alcun documento che lo potesse dimostrare, in quanto la merce era priva di ogni fattura.

Ispezionato il locale, il personale intervenuto ha costatato la presenza di una scala che permetteva l’accesso ad un soppalco all’ interno del quale venivano rinvenuti circa 600 capi di abbigliamento contraffatti dei più noti “brand” nazionali ed esteri, ben sistemati sugli espositori ed un camerino prova.

Sono stati posti sotto sequestro capi di ottima fattura: pantaloni, jeans, camicie, maglioni, polo e giubbotti, assortiti in vari colori e taglie, con segni distintivi ed etichettatura perfettamente riconducibile ai prestigiosi marchi “Burberry”, “Harmont & Blaine”, “Jeckerson”, “Armani”, “Ralph Lauren”, “Dolce & Gabbana”, “Richmond”, “Moschino”, “Gucci” e “Roberto Cavalli” il tutto regolarmente custodito in scatole e buste riproducenti i noti loghi.

Tutto era ben allestito e preordinato per far fronte alle richieste dei consumatori, in previsione degli acquisti natalizi, a prezzi notevolmente inferiori a quelli dei capi originali.

Un giro di affari che avrebbe fruttato alla vendita illecita, questa la sommaria valutazione degli agenti, più di 50.000 euro, determinando inevitabilmente un pregiudizio ed ingenti danni per l’economia, per l’erario, per i consumatori e per le imprese sane che investono negli acquisti, proprio in previsione dell’incremento delle vendite nel periodo di Natale.

Sono in corso indagini da parte della Sezione Investigativa “Contrasto al Crimine Diffuso” della Squadra Mobile per poter risalire alla filiera di approvvigionamento della merce contraffatta, la cosiddetta “catena del falso”.

I capi sotto sequestro saranno valutati da periti e dopo le necessarie autorizzazioni dell’Autorità Giudiziaria destinati ad enti benefici.