A Burrafato proprio non è andato giù l’articolo di Esperonews che denunciava il flop della Festa del mare e dei 420.000 euro buttati letteralmente al vento per una manifestazione che meritava altri fasti.
Strombazzata a destra e a manca e con grande impiego di mezzi pubblicitari il primo cittadino si attendeva la presenza di almeno 50.000 persone. Ma è andata malissimo: ci sarà stato appena il dieci per cento di persone attese, totalizzate grazie alla presenza della Tatangelo, Toti, Totino e degustazioni annesse, altrimenti come partecipanti ci sarebbero stati giusto quelli per un torneo di briscola. Non rendendosi conto del tragico fallimento Burrafato è arrivato a sostenere, sulla sua pagina facebook, che le foto da noi pubblicate, e che davano conto del “deserto” di piazza Marina, erano state scattate durante il montaggio degli stand, mentre erano state realizzate proprio durante i tre giorni della Festa nel momento in cui, secondo gli organizzatori, ci doveva essere la ressa. Di questa gaffe denigratoria tutta burrafatiana stiamo ancora aspettando le scuse.
Invece di usare l’articolo per farne oggetto di riflessione e chiamare alle loro responsabilità coloro che gli avevano “garantito” un sicuro successo della manifestazione, che fa il Sindaco? Va in giro a chiedere pareri legali per vedere se ci sono gli estremi per querelare Espero. Appuntandosi su una frase che compare in realtà nel titolo: “L’unica Festa è stata per coloro che hanno partecipato alla divisione della torta di 420 mila euro”. Ma Sindaco chi ha potuto, in questa debacle generale, festeggiare se non coloro che hanno lavorato per realizzare l’evento e si sono “ammuccati”, pensiamo più che legittimamente, i 420.000 euro messi gentilmente a disposizione dai contribuenti? Non occorre esser geni per rendersi conto che si tratta di una banale constatazione e che da questo punto di vista non possono esistere nemmeno lontanamente i presupposti della querela, come già gli avranno riferito i legali (magari ridacchiando di nascosto) a cui ha chiesto pareri. Ma il nostro primo cittadino non ha altro di meglio da fare?
Sindaco accetti un consiglio: lasci perdere. Non continui a sprecare il suo tempo a tentare di trovare appigli per querelare Espero (l’ha già fatto in passato e le è andata sempre male) e cerchi di impiegare le sue giornate in maniera migliore. Magari facendo qualcosa per questa città che sta vivendo uno dei momenti peggiori della sua storia: comprendiamo che non è all’altezza della situazione ma almeno si sforzi di fare del suo meglio.
Ormai la strategia politica questa è:” Instaurare un clima di terrore per far tacere ogni forma di dissenso in seno alla cittadinanza.”
Come il buon Lapunzina a Cefalu, anche il sindaco di Termini Imerese invece di governare e risolvere i problemi reali della gente, passa gran parte del proprio tempo a lanciare proclami virtuali su fb, nella speranza di querelare e mettere a tacere chiunque non faccia parte del proprio personale cerchio magico.
Mah………..che siano queste le nuove direttive della svolta politica renziana ?
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