Si è tenuto il 16 dicembre scorso, presso l’Unione degli Industriali di Torino un incontro con la direzione aziendale sul futuro produttivo, occupazionale e societario di tutti gli stabilimenti (Blutec, Metec, Euroweld, Tecnocar, Irma Vagnoni e Boeri).
Alle dichiarazioni di apertura di confronto della direzione aziendale la Fiom ha ha posto alcune condizioni ben precise: che qualsiasi procedura di consultazione sindacale, alla base di quanto previsto dall’ art. 47 “fusione per incorporazione”, è possibile solo dopo che la direzione aziendale abbia terminato la capitalizzazione della società Blutec (versando i 10 mln che mancano ai 24 mln previsti nell’accordo stipulato al Ministero dello Sviluppo Economico) e che il Tribunale di Chieti abbia emesso la sentenza sulla procedura di fusione delle società Irma e Vagnone e Boeri in Blutec; la direzione aziendale tenga incontri con le RSU e i sindacati in tutti gli stabilimenti al fine di chiarire missione produttiva, piano industriale e futuro occupazionale; che la direzione aziendale dia evidenza di come risolva le pendenze di carattere economico con tutti i lavoratori nei singoli stabilimenti e verso gli istituti.
La direzione aziendale della Blutec come spiegano dalla Fiom ha dicihiarao che condivide gli obiettivi posti, pertanto ha chiarito che entro dicembre terminerà la capitalizzazione e ne darà tempestiva informazione e che il piano industriale sarà presentato con la specifica per i singoli stabilimenti entro gennaio e che comunque il piano è teso a implementare la missione produttiva dei singoli stabilimenti, quindi almeno al mantenimento dell’occupazione.
Inoltre l’azienda ha spiegato che saranno sanate le pendenze con i lavoratori di Irma (Basilicata) e Termini Imerese e che partiranno i corsi formativi.
La Fiom dal canto suo ha ribadito la necessità di passare dalle parole ai fatti.
“E’ chiaro che se la direzione aziendale dovesse rispettare il percorso di confronto avviato saremo impegnati a partire da gennaio nelle assemblee con i lavoratori per verificare e confrontarci sulle scelte da dover compiere anche in vista dell’incontro che si terrà al Ministero dello Sviluppo Economico. Qualsiasi scelta unilaterale dell’azienda che non rispetti il percorso stabilito determina l’assunzione di responsabilità del managment di mettere a rischio tutto”.