Controlli nel commercio a Palermo e prevenzione “morti bianche” in provincia. Controlli a Lascari e Castelbuono

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I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Palermo, insieme agli Ispettori del Lavoro civili e su impulso del Direttore Territoriale del Lavoro, hanno proseguito negli ultimi dieci giorni i controlli nel commercio e in edilizia, continuando a scoprire posizioni lavorative irregolari e lavoro nero, oltre a riscontrare scarsa cura sui luoghi di lavoro.

In particolare la sicurezza nei cantieri, non è un fatto residuale perché la prevenzione nel settore allorché fatta coscientemente evita rischi per la vita dei padri di famiglia che la sera devono tornare a casa ed evitano, qualora accertate, le violazioni che costano decisamente di più che se vi si fosse provveduto fin dall’inizio. Da non sottovalutare peraltro la troppa sicurezza di taluni operai e degli impresari stessi nello svolgimento del loro lavoro: questi infatti, poiché “abituati”, spesso ritengono di potere rischiare sui ponteggi non utilizzando i dispositivi di protezione individuale, le cinture di aggancio e gli ancoraggi, come se cadendo avessero “le ali” per planare senza danni a terra. Di solito chiunque cada da un ponteggio, e non succede mai da meno di 7-10 metri, è morto. 

I controlli dell’ultima decina si sono pertanto svolti a Palermo e nella provincia.
Gli operanti nel complesso hanno controllate 8 ditte e verificate 21 posizioni lavorative, scoperti 6 lavoratori in nero in 3 di queste che sono state sottoposte alla sospensione dell’attività imprenditoriale con conseguente oblazione di 500€ in prima istanza e di 1500€ entro 6 mesi per non diventare titolo esecutivo, oltre alla maxi sanzione variante da 1.500 a 36.000€ per singolo individuo a seconda di quanti giorni il lavoratore abbia lavorato in nero. Sono stati inoltre scoperti 14 lavoratori irregolari , mentre sono state contestate sanzioni amministrative per 57.752,00€ e irrogate ammende per 62.639,60€.
Nel corso delle operazioni i militari controllavano:
– un negozio di telefonia, a Palermo, in un accesso congiunto con Ispettori dell’INPS provinciale coi quali venivano deferiti all’AG sia l’amministratore che il socio accomandatario, ritenuti responsabili di appalto illecito mediante somministrazione fraudolenta di manodopera in assenza dei prescritti requisiti. Infatti ponevano a disposizione di una ditta pseudo committente e utilizzatrice 14 lavoratori la cui posizione risultava irregolare, ossia non in linea con il contratto nazionale di categoria di settore. I lavoratori, sottopagati, venivano illecitamente impiegati per oltre 2000 giornate complessive accertate durante l’attività ispettiva;
– un bar, a Lascari, in cui venivano scoperti 2 lavoratori in nero su 2 presenti per cui si procedeva all’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale oltre all’accertamento dell’omessa visita medica dei restanti lavoratori dipendenti;
– una ditta edile, a Lascari, in cui si contestava per la presenza di 2 lavoratori in nero su 2 presenti la sospensione dell’attività imprenditoriale. Venivano contestate al titolare dell’azienda la mancata visita medica preassunzione e la mancata formazione/informazione dei dipendenti, la mancata predisposizione del bagno chimico, il non avere predisposto un idoneo piano operativo di sicurezza di cantiere (POS);
– una ditta edile, a Castelbuono, in cui venivano contestate al titolare dell’azienda la mancata visita medica preassunzione e la mancata formazione/informazione dei dipendenti, il non avere predisposto un idoneo piano operativo di sicurezza di cantiere (POS), la mancata consegna ai lavoratori dei dispositivi di protezione individuale (DPI). Oltre a ciò venivano scoperti2 lavoratori in nero di 3 presenti e quindi i militari procedevano anche in questo caso all’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale.
Contratti a norma e sicurezza rispettata: questi gli obiettivi dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro. Il comparto con sede presso la Direzione Territoriale del Lavoro è a disposizione del cittadino che intenda riferire irregolarità e mancato rispetto della sicurezza e dei contratti. In alternativa le Stazioni carabinieri del territorio rimangono aperte a coloro che vogliano denunciare.