Si tratta del vicesindaco, Angelo Gargano; dell’assessore al bilancio, Giuseppe Guttilla (pure consigliere); dell’assessore ai servizi socio-assistenziali, Maria Domenica Misita (pure consigliere) e dell’assessore ai lavori pubblici e manutenzioni, Rosario Testaiuti. Un gesto la cui sostanza politica dovrà ora essere spiegata, quanto prima, ai cittadini perplessi, posto che sono trascorsi pochi mesi da quando, a far data il maggio scorso, questa compagine di governo si è insediata.
Il sindaco Di Gesaro, dal canto suo, ha precisato: «Peraltro feci scegliere a loro le deleghe in piena libertà…» aggiungendo: «Tutto nasce da lì: qualcuno non mi ha piegato e quindi non avendo avuto il sindaco “pupo” aspettandosi un “signorsì”, una volta che si è convinto che io ho la mia personalità, il giocattolo si è rotto, non essendo io a disposizione di nessun colore politico. Perché io – conclude Di Gesaro – sono stato eletto dal mio popolo e debbo rappresentare i miei elettori. Io quello che ritengo giusto, rispettoso delle funzioni di chiunque, l’osserverò».
Ci saranno ora ripercussioni sulla compagine consiliare di maggioranza? Al momento non ci sono posizioni ufficiali. Un’ipotesi che, tuttavia, circola – ma che potrebbe sempre essere smentita da altre scelte, come spesso accade in casi del genere, in cui la situazione evolve di ora in ora – è che 8 dei 10 consiglieri potrebbero decidere di dichiararsi indipendenti.