È solo “curtigghiu”. Con questo giudizio al vetriolo, tagliente come un rasoio, l’Assessore alla cultura del Comune di Campofelice di Roccella, Michela Taravella, accusa il libro di Salvatore Macaluso
“I nostri anni veloci”, di faziosità, parzialità, di contenere affermazioni “estremamente riduttive, incomplete e superficiali, certamente poco inclini a rappresentare storia e cronaca delle vicende politiche” del paese. L’accusa è stata affidata ad una lettera distribuita per la cittadina, appesa alle vetrine dei ber ed inviata pure all’indirizzo dell’autore. Secondo Taravella, l’analisi fatta da Macaluso nel libro presentato al pubblico alcuni giorni fa, contiene solo un’analisi parziale dei fatti “pronto ora a denigrare, ora a esaltare il personaggio di turno”, facendo polemica e non certo “storia”. Insomma, per l’Assessore il contributo dato da Macaluso alle vicende politiche campofelicesi degli ultimi cinquant’anni è assolutamente marginale, oltre che offensivo per la storia del paese. A queste accuse lo stesso autore ha prontamente risposto via Facebook, respingendo ovviamente ogni accusa e precisando che il volume “I nostri anni veloci” non ha “la pretesa di diventare il libro ufficiale di Campofelice di Roccella, ma è soltanto un tentativo di ricostruire la storia politica di Campofelice di questo ultimo mezzo secolo, come ho più volte sottolineato nel libro, perché ritengo che la memoria passata non vada perduta”. L’autore poi “lascia agli utenti di Facebook ogni altra considerazione sulla lettera/documento”, ricordando di avere ricevuto invece “un numero considerevole di apprezzamenti”. Per adesso la lettera aperta di Taravella ha sicuramente contribuito a fare altra pubblicità al libro di Salvatore Macaluso, che al di là di ciò che si può dire sul suo contenuto, continua a vendere, a vendere bene, diventando oggetto di discussione e confronto. E crediamo che i libri servano anche a questo…
Carissimo Dott. Macaluso, o meglio, mio carissimo amico Salvatore, come disse qualcuno… NON TI CURAR DI LORO MA… GUARDA E PASSA… E assolutamente ovvio che il soggetto di turno possa o debba, come sempre accade, dire la sua magari giungendo a considerazioni affrettate relativamente a soggetti o a contenuti di un libro. Io ancora non ho avuto il piacere di poterne leggere il contenuto ma conoscendo te, la tua attenzione rivolta alle persone ed a tutto ciò che ti sta attorno, dubito che ciò che hai asserito possa essere motivo di polemica o meglio, sono convinto che potrà essere solo motivo di polemica pacifica e costruttiva. Concludo, sebbene non sarebbe neanche necessario sottolinearlo, ricordando che durante questa fase di costruttivo dibattito, il libro continuerà sicuramente a ricevere consensi ed apprezzamenti e a diffondersi nel territorio. Un caloroso, sincero, vivo ed affettuoso abbraccio ed un augurio per i consensi e gli apprezzamenti che già hai ricevuto e che continui ad ottenere. Buon lavoro.
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