Era il mese di agosto dello scorso anno quando il Sindaco Burrafato con piglio da “grande timoniere” annunciava: “Da qui a pochi giorni saranno installate le telecamere, recentemente acquistate dal Comune di Termini Imerese, per registrare le immagini di chi abbandona senza ritegno i rifiuti lungo le strade cittadine e in periferia.
E’questa la ricetta che l’Amministrazione comunale mette in campo per contrastare i tanti trasgressori che, quotidianamente, pregiudicano e compromettono il lavoro reso dal servizio dei rifiuti urbani”.
Individuate le zone nelle quali installare, sia nella parte alta della città che in quella bassa, le otto telecamere, di piccole dimensioni e facilmente occultabili (vedi foto), sono state realmente collocate nelle zone della città nelle quali venivano abbandonati i rifiuti. Sei telecamere avrebbero avuto un posizionamento fisso, le restanti due sarebbero mobili e quindi trasferibili proprio per contrastare meglio i comportamenti dei trasgressori.
L’intento dell’Amministrazione comunale era quello di impedire che i rifiuti venissero abbandonati indiscriminatamente nel territorio cittadino, restituendo così pulizia e decoro alla città.
Ottima idea. Ma quante persone sono state individuate in questi sei mesi dall’occhio vigile delle telecamere e multate? Nessuna. Vuol dire che i cittadini di Termini sono diventati improvvisamente tutti civili? No, semplicemente non sono stati ancora installati i cartelli che indicano che l’area è video sorvegliata.
Incredibile: attrezzature per decine di miglia di euro non utilizzabili per quattro banali segnali. Siccome nel comunicato del Sindaco dell’agosto scorso venivano precisate anche le multe per i cittadini che violavano le norme, da 50 a 600 euro, ci chiediamo a quanto ammontano le sanzioni per gli amministratori comunali che lasciano per sei mesi inutilizzate delle telecamere per videosorveglianza profumatamente pagate con i soldi dei contribuenti.