Un sodalizio locale decide di festeggiare l’8 marzo nella Pinacoteca e il Sindaco cambia il giorno di chiusura del Museo

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Non c’è pace per il Museo di Termini Imerese. Bistrattato, umiliato, trattato come immondezzaio e alla mercé della scarsa sensibilità di cittadini e amministratori. L’ultima in ordine di tempo.

Come appare ormai da anni in tutti i siti, depliant, locandine, la chiusura del Museo Civico di Termini Imerese è ogni lunedì. Per questa settimana il Sindaco ha predisposto invece un’ordinanza in cui afferma che la struttura resterà chiusa martedì 8 marzo. Quale grave motivo avrà indotto il primo cittadino a questa determina? Una emergenza per la tutela dei dipinti, un intervento di manutenzione improrogabile per la sicurezza delle opere conservate? Quando mai. Per quanto possa apparire stupefacente un sodalizio locale ha deciso di festeggiare la Festa della donna con canti e balletti, e chiaramente dove solennizzare questo giorno? Non ci sono dubbi. Nel luogo più prestigioso e mortificato della città: la pinacoteca del Museo civico. E siccome per impegni dei soci l’associazione non può celebrare la festa l’8 marzo (martedì), l’anticipa a lunedì 7 marzo. Ma il lunedì, come noto a tutti, non è il giorno di chiusura settimanale del Museo? E che problemi ci sono? A questo pensa il Sindaco, cambiando senza colpo ferire il giorno di chiusura, da lunedì a martedì: oplà e il gioco è fatto. Alla faccia di qualche incauto visitatore che aveva letto che il martedì il Museo era aperto e aveva deciso di visitarlo. Che dire? Si resta senza parole. Altro che sviluppo turistico. Immaginate se agli Uffizi di Firenze cambiassero il giorno di chiusura perché c’è un sodalizio che deve festeggiare l’8 marzo? Come minimo andrebbero a prendere i responsabili per buttarli nell’Arno a rinfrescarsi le idee. Qui invece si può fare: grazie a questi Amministratori dalle vedute corte, rozze e provinciali continuiamo ad avere poco a che spartire con le città di grande cultura.

2 COMMENTS

  1. LE ASSURDITà INCULTURALI TERMITANE CONTINUANO…
    DOPO IL BUFFé…LA GIORNATA DELLA DONNA tutti i musei aprono alle donne con entrata gratuita…il MUSEO DI TERMINI IMERESE INVECE CHIUDE…perchè un ente intende festeggiare lì dentro!! Che lo teniamo aperto a fare…chiudete questo museo, licenziate tutti e fatelo diventare una sala ricevimenti a noleggio gratuito a convenienza!

  2. Più che indignazione c’è da provare amarezza per la grossolanità e l’indifferenza di amministratori e responsabili della struttura museale. Mi chiedo in che modo si possono educare i giovani al rispetto e all’amore per il patrimonio culturale e ambientale in una cittadina dove, oltre all’incuria e all’approssimazione, c’è l’arroganza di chi ritiene che amministrare una città significhi averne il possesso. Se il Sindaco si convincesse che essere il primo cittadino significa essere primo nel rispetto di ciò che appartiene a tutti, forse non prenderebbe cantonate del genere; forse qualcuno di coloro gli dovrebbe sussurrare che la politica culturale non consiste solo nei cantanti e nelle fiere in piazza e nemmeno in sempre più patetiche sfilate di carnevale. Questi somigliano troppo ai “panes et circenses”, roba, come ognuno sa, da basso, bassissimo impero.

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