È quanto successo nei giorni scorsi, quando una coppia palermitana ha denunciato la scomparsa della loro figlia 14enne che, dopo esser uscita al mattino per andare a scuola, non aveva fatto più rientro a casa.
I Carabinieri di Palermo Centro, grazie alla collaborazione della famiglia, hanno raccolto indizi necessari per avviare le ricerche della giovane, che risultava aver “marinato” la scuola.
In effetti, dai primi accertamenti emergeva che la ragazza intratteneva da tempo una relazione sentimentale con un ragazzo milanese suo coetaneo che in quelle ore, era a sua volta, ricercato dai suoi genitori perché non si era presentato a scuola e non si avevano più notizie.
La singolarità dei due allontanamenti, induceva i Carabinieri a pensare che i ragazzi potessero essere insieme, infatti, poco dopo veniva accertato che il 16enne quella mattina, aveva preso un volo da Bergamo con destinazione Trapani ed aveva raggiunto la città di Palermo.
L’ansia dei genitori aumentava di ora in ora anche perché era notte fonda e dei ragazzi non c’era traccia, ed i cellulari risultavano spenti.
Le ricerche dei due proseguite ininterrottamente e l’analisi degli smartphone hanno permesso ai Carabinieri di ricostruire gli spostamenti delle ultime ore, concentrando le attività in un’area più circoscritta della città.
Nel primo pomeriggio del giorno dopo, i due innamorati hanno riacceso i telefoni per qualche minuto, quanto basta per emettere un segnale, che ha permesso ai Carabinieri di localizzarli, ma soprattutto di tranquillizzare i rispettivi genitori che avevano seguito con ansia e preoccupazione tutti i momenti.
Non appena i cellulari sono stati accesi, i Carabinieri hanno provato a contattare i due, che, spaventati e preoccupati per le reazioni dei loro familiari, non volevano dire dove si trovassero in quel momento, con il timore da parte degli operanti che li potessero spegnere di nuovo. In quei pochi minuti al telefono, si aveva la certezza che fosse una fuga d’amore, dettata dal desiderio di conoscersi di persona, visto che il fino a quel momento il loro era stato un amore virtuale sbocciato sul web.
Decisivo l’intervento di un militare donna in servizio alla Stazione Carabinieri di Palermo Centro che è riuscita a mettersi in contatto con la ragazza, e dopo aver ascoltato il suo racconto è riuscita a farle cambiare idea, convincendola a tornare a casa per parlare con i suoi genitori che erano pronti a riabbracciarla.
A quel punto, i militari dell’Arma li hanno raggiunti nel centro abitato di Carini dove avevano trovato riparo, sono stati rassicurati e condotti in caserma dove ad attenderli c’erano i familiari.