Il sindaco Di Gesaro denuncia di aver subito minacce telefoniche

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Al termine del comizio di domenica scorsa, in occasione della presentazione della sua nuova giunta tecnica dopo le dimissioni in blocco della precedente, lo scorso 22 febbraio, il sindaco, Angelo Di Gesaro, informava i cittadini di una telefonata anonima con la quale asseriva d’essere stato minacciato.


Con una nota giunta in redazione, ha ulteriormente precisato l’accaduto. «Si è trattato di un vile atto intimidatorio – precisa Di Gesaro – ricevuto la notte precedente, alle 23,15. Sono rimasto impietrito». La sera prima del comizio, a casa, «stavo prendendo alcuni appunti – continua Di Gesaro – come faccio sempre, per rimandare al mittente gli sterili attacchi dei miei ex compagni di coalizione, quando squilla il cellulare e leggo “numero privato”. Non ho avuto remore a rispondere – prosegue il sindaco – nonostante l’anonimato e sento una voce camuffata che parla per venti secondi e poi chiude la conversazione».

Sul contenuto Di Gesaro non si sbottona («ho detto tutto al Comandante della locale stazione dei Carabinieri e ora ci penseranno le Autorità competenti a scoprire l’autore di questo deplorevole atto»), pur aggiungendo un particolare: «Mi ha minacciato di non fare mai coalizione con l’ex sindaco, Giovanni Meli. Non capisco – aggiunge – da dove abbia preso questo spunto non essendoci in atto, né in prospettiva almeno immediata, un governo Di Gesaro-Meli o Di Gesaro-altri».

La crisi politica apertasi aveva spinto l’ex sindaco Meli a stigmatizzare la parte dimissionaria, accogliendo la tesi di Di Gesaro, criticato aspramente in campagna elettorale; un’espressione di solidarietà che per alcuni ha stonato, sulle prime, nel rileggere gli otto mesi già trascorsi e che avrebbe spinto qualcuno addirittura, secondo la versione del primo cittadino, ad una minaccia.

Sul punto di un’eventuale coalizione, in vista della composizione del nuovo esecutivo locale che di lì a poco sarebbe sorto, era intervenuto, con un comunicato dell’11 marzo, anche il movimento civico “Collesano 2020”, in cui oggi milita Meli e che raccoglie pezzi delle altre due compagini in corsa alle amministrative dello scorso maggio facenti capo proprio a Meli e Nino Guzzio, precisando che “il Movimento non fornirà nessun nominativo, riconducibile allo stesso, atto a ricoprire la carica di Assessore della Giunta Di Gesaro” e chiedendo “al Sindaco e a tutti i Consiglieri Comunali attualmente in carica di fare la cosa giusta: dimettersi immediatamente”.

«Ora – conclude Di Gesaro – spero solo che la Polizia postale smascheri questa macchina del fango che da otto mesi imperversa su Collesano e che io ho avuto la forza di stoppare, facendo voltare pagina in tutto e per tutto sia alla vita municipale che, principalmente, alla società locale».

Nel corso della seduta del Consiglio del Parco delle Madonie, stamane, a Petralia Sottana, è stata espressa solidarietà da parte del presidente, Angelo Pizzuto, e dei sindaci dei comuni dell’Ente Parco, di cui Di Gesaro è vicepresidente.