Le Madonie saranno presenti alla Borsa Mediterranea del Turismo che si svolgerà dal 18 al 20 marzo a Napoli. La fiera di Napoli è la più importante del centro sud con 450 espositori (tra cui tour operators, compagnie aeree, compagnie di navigazione e di crociere, enti del turismo internazionali), 300 buyers nazionali ed internazionali e con più di ventimila visitatori.
Per le Madonie in rappresentanza della Rete degli Ecosistemi Madoniti saranno presenti Michele Migliazzo, proprietario dell’omonima agenzia di viaggi, Laura Di Garbo per l’Agriturismo Bergi e la guida ambientale escursionistica Giovanni Nicolosi per Madonie Outdoor asd. La REM, nata in seguito ad un finanziamento dell’Assessorato Regionale al Turismo, è una ATS costituita da 35 soggetti pubblici e privati che operano principalmente nel mondo del turismo naturalistico e relazionale sulle Madonie e nell’imerese. Negli ultimi anni, in questo comprensorio, si è fatto un lavoro di messa a sistema delle diverse realtà che operano nel mondo del turismo attraverso la costituzione del Distretto Turistico Cefalù Madonie Imera, costituito da 185 soci pubblici e privati, e la Rete degli Ecosistemi Madoniti. Nell’aria del distretto sono presenti più di 14mila posti letto, 3 zone di interesse naturalistico: Parco Regionale delle Madonie riconosciuto dall’Unesco nel 2015 perché presenta numerosi siti Geopark, Riserva Naturale Orientata di Monte San Calogero e Riserva Naturale Orientata del Bosco Favara e di Granza. Inoltre nella Madonie sono stati completati dopo anni i lavori per la messa in sicurezza degli impianti sciistici di Piano Battaglia.
Le Madonie non sono ovviamente solo natura, basta ricordare che Cefalù fa parte dal 2015 dell’itinerario arabo-normanno dell’Unesco, sono presenti quattro borghi più belli d’Italia (Cefalù, Gangi, Petralia Soprana e Geraci Siculo) e un comune con la bandiera arancione (Patralia Sottana). E per chiudere il cerchio dell’Unesco sono diversi i mestieri iscritti nel REI (Registro Eredità immateriale) della regione siciliana. Tornando alla rete sentieristica, sicuramente un dato significativo sono i chilometri geo-referiti, oltre 700 chilometri, e quasi tutti già inseriti all’interno del portare del distretto turistico, www.cefalumadoniehimera.it, e nell’applicazione (Distretto Cefalù Madonie Himera) per smartphone. La rete sentieristica è molto varia e destinata a tutti i target di turisti dai più piccoli agli anziani. Ci sono itinerari di un giorno o di più giorni, alcuni sono più adatti ai camminatori altri alle montain bike, al nordic walking o alle passeggiate someggiate o con i cavalli. Esistono percorsi fluviali alla Gole di Tiberio e per il rafting nel fiume Pollina. Infine esistono anche percorsi per gli amanti delle arrampicate e dell’avventura. Non ultimi esistono anche percorsi religiosi, nei giorni scorsi alla fiera di Berlino l’Assessore Regionale al Turismo Barbagallo ha presentato una brochure destinata alle vie sacre in cui sono presenti anche tre itinerari sulle Madonie, uno dei quali di quattro giorni. Un comprensorio dalle grande potenzialità, anche organizzative e programmatiche, che non ha nulla da invidiare a nessun altro territorio nazionale ed internazionale per bellezza, natura e cultura. Per il comprensorio delle Madonie e dell’imerese si apre finalmente una nuova stagione di rilancio e di crescita del turismo naturalistico, relazionale e sostenibile soprattutto nelle zone interne e marginali.