È stato costituito a Termini Imerese il nucleo operativo per la vivibilità e l’igiene urbana della polizia municipale.
Il suo compito sarebbe quello di contrasto al conferimento indiscriminato dei rifiuti lungo le vie e piazze comunali, in violazione dei divieti di gettare immondizia ovunque ed in qualunque ora del giorno. Bene, direbbe qualcuno. Ma sorge spontanea una domanda: a questo punto le decine di telecamere sparse per le vie della città, acquistate con i soldi pubblici, cioè di tutti noi, a cosa sono servite? Evidentemente a nulla, se il comandante dei vigili urbani, Antonio Calandriello, ha preso la decisione di affidare il controllo igienico del territorio agli occhi ed alle scarpe dei suoi agenti, piuttosto che al “grande fratello”. Eppure è stato il sindaco Salvatore Burrafato, qualche mese dopo la sua rielezione, a volere un po’ ovunque lunghi pali metallici, con in cima telecamere e cartelli che minacciano dure sanzioni per chi sporca, annunciando a reti unificate, tutto trionfante e petto in fuori l’avvio della battaglia senza quartiere agli sporcaccioni che insozzano le vie cittadine. Ed adesso che dovrà fare? Dovrebbe annunciare, stavolta mestamente il fallimento delle sue buone intenzioni, a discapito delle casse comunali ed a vantaggio della ditta che ha fornito pali e telecamere.