Inizia a farsi sentire il primo caldo in Sicilia e già da ora possiamo preventivare i primi incendi nelle nostre zone di mare e montagne.
Incendi scatenati dal piromane di turno con un volto umano a volte inaspettato e che causa sempre impatti ambientali disastrosi. Ritardi nelle pulizia dei viali parafuoco e ritardi nella programmazione di un servizio antincendio che come sempre deve attendere e attenersi alla data scritta del 15 giugno (ufficiosa), quindi stessa spiaggia e stesso mare dello scorso anno, in attesa malauguratamente delle fiamme stagionali che purtroppo come ogni anno si presentano anche quando meno te lo aspetti. Il governo potrebbe anticipare la campagna antincendio forestale, ma forse è meglio sorvolare su questo, perché i problemi sono stati nel comparto forestale. Invano le spinte dei lavoratori, dei sindacati e dei sindaci del comuni siciliani che già si sono messi in moto con Crocetta per cercare di avviare da subito la campagna antincendio pur sapendo che la situazione si manterrà uguale agli altri anni. Si cerca di cambiare con la speranza che tutti possano beneficiare di un riordino del comparto forestale che tarda ad essere recepito dagli addetti al lavoro e a dirla tutta anche da coloro che circondano l’assessore Cracolici, artefice di una promessa davanti a 20 mila operai forestali siciliani.
Antonio David